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La sapienza? «Non è semplicemente la saggezza umana, il frutto della conoscenza e dell'esperienza», ma è la «capacità di vedere ogni cosa, le situazioni e i problemi, con gli occhi di Dio». Lo ha affermato papa Francesco nell'udienza generale mercoledì 9 aprile, iniziando un nuovo ciclo di catechesi sui doni dello Spirito Santo. «A volte - ha spiegato il Pontefice - noi vediamo una cosa secondo il nostro piacere o secondo la condizione del nostro cuore, con amore, odio o invidia: no - ha detto -, questa non è la sapienza. È saper vedere tutte le cose con gli occhi di Dio, è questo il dono della sapienza».
Lo Spirito Santo, ha detto, «costituisce l’anima, la linfa vitale della Chiesa e di ogni singolo cristiano»: è l’amore di Dio che «entra in comunione con noi», affinché lo Spirito Santo sia sempre «nel nostro cuore» e comunichi, a chi lo accoglie, i diversi doni spirituali. Il Papa li ha ricordati: oltre alla sapienza, anche l’intelletto, il consiglio, la fortezza, la scienza, la pietà e il timore di Dio. In questo «tempo di grazia della Quaresima” che stiamo vivendo, soffermandosi appunto sulla sapienza, il Santo Padre ha precisato che “non si tratta semplicemente della saggezza umana».
Per il Papa, comunque, «questa è una cosa che non possiamo improvvisare, che non possiamo procurarci: è un dono che Dio fa a coloro che si rendono docili alla Spirito Santo». «Noi abbiamo nel cuore lo Spirito Santo - ha aggiunto -, possiamo ascoltarlo o no, e se noi lo ascoltiamo ci regale la saggezza che è sentire con gli occhi di Dio, amare con il cuore di Dio, giudicare le cose con il giudizio di Dio: questa è la sapienza che ci regala lo Spirito Santo, e tutti noi possiamo averla».
Lo Spirito Santo, ha detto, «costituisce l’anima, la linfa vitale della Chiesa e di ogni singolo cristiano»: è l’amore di Dio che «entra in comunione con noi», affinché lo Spirito Santo sia sempre «nel nostro cuore» e comunichi, a chi lo accoglie, i diversi doni spirituali. Il Papa li ha ricordati: oltre alla sapienza, anche l’intelletto, il consiglio, la fortezza, la scienza, la pietà e il timore di Dio. In questo «tempo di grazia della Quaresima” che stiamo vivendo, soffermandosi appunto sulla sapienza, il Santo Padre ha precisato che “non si tratta semplicemente della saggezza umana».
Per il Papa, comunque, «questa è una cosa che non possiamo improvvisare, che non possiamo procurarci: è un dono che Dio fa a coloro che si rendono docili alla Spirito Santo». «Noi abbiamo nel cuore lo Spirito Santo - ha aggiunto -, possiamo ascoltarlo o no, e se noi lo ascoltiamo ci regale la saggezza che è sentire con gli occhi di Dio, amare con il cuore di Dio, giudicare le cose con il giudizio di Dio: questa è la sapienza che ci regala lo Spirito Santo, e tutti noi possiamo averla».
Prima dell'inizio dell'udienza, nel consueto a passo d'uomo in piazza San Pietro tra le decine di di migliaia di persone giunte per seguire la catechesi, papa Francesco ha fatto fermare la jeep avendo visto tra la folla una suo conoscente: l'uomo quindi ha scavalcato la transenna, si è avvicinato all'auto del Papa che l'ha fatto salire, rimanendo con lui a parlare alcuni istanti, mani nelle mani. Proseguendo a salutare la folla, il Papa si è poi fermato, scendendo dall'auto, per intrattenersi con un gruppo di bambini. Al termine dell'udienza generale, poi, papa Francesco ha espresso il suo «profondo dolore» per la «brutale uccisione», lunedì 7 aprile ad Homs, in Siria, del suo confratello gesuita olandese padre Frans van der Lugt, di 75 anni, «arrivato in Siria circa 50 anni fa - ha ricordato -, che ha sempre fatto del bene a tutti, con gratuità e amore, e perciò era amato e stimato da cristiani e musulmani». La vicenda, ha sottolineato, «mi ha fatto pensare ancora a tanta gente che soffre e muore in quel martoriato Paese».
Alberto Chiara
Alberto Chiara



