La Costituzione italiana è un delicato castello tenuto in piedi da pesi e contrappesi, disegnato (anche) per prevenire la degenerazione del potere legittimo in arbitrio. È un progetto complesso, in cui basta toccare un punto qualsiasi per rendere l’intero equilibrio meno solido.

Siamo sicuri che questa classe dirigente che parla continuamente di riforme – come se il cambiamento fosse un bene in sé indipendentemente dai contenuti esplicitati con il contagocce ­– sia all’altezza non morale  ma tecnica di ridisegnare il progetto calcolando con esattezza le conseguenze di ogni modifica, Senato compreso?

Siamo sicuri che, vista l’insipienza legislativa media – che tante volte s’è vista alla prova di semplici leggi ordinarie –, i novelli riformatori siano in grado di mettere mano alla Costituzione senza abbattere, in buona fede, muri portanti con il rischio che l’intera architettura istituzionale ci caschi in testa?

La Costituzione è figlia di una stagione drammatica e a suo modo miracolosa in cui forze diverse, anche contrapposte, hanno esercitato una mediazione intelligente, d’alto livello in nome del bene comune di un Paese devastato dalla guerra e dalla dittatura, arrivando a partorire un testo che il mondo ammira per il suo equilibrio e la sua lungimiranza, al punto che ai maligni accade di domandarsi come sia potuto nascere in un Paese così cialtrone. Dovendo escludere che gli sia “scappato” per una congiuntura della storia, dobbiamo ricavarne che sia stato affidato alle sue mani migliori.

È un cattivo pensiero preoccuparsi nel prender atto che di Calamandrei all’orizzonte al momento non se ne vedono?

Ps. 1) È vero che come tutte le cose umane anche una Costituzione può essere migliorata, ma la sapienza tecnica delle mani cui la si affida può fare la differenza che passa tra una miglioria e un terremoto

2)
Alla Costituzione italiana si rimprovera spesso di essere stata pensata con l’occhio rivolto più al pericolo delle derive antidemocratiche che alla governabilità. Probabilmente è vero, ma è anche vero che le istanze antidemocratiche non sono finite a piazzale Loreto. Se la Costituzione non fosse stata com’è, con quale assetto istituzionale saremmo usciti dal terrorismo, dalla P2, dalle stragi mafiose, dalla stagione delle leggi ad personam?