Un piccolo gesto quotidiano, come restituire le capsule di caffè esauste, può trasformarsi in un aiuto concreto per chi è in difficoltà. È la storia del progetto di economia circolare “Da Chicco a Chicco” di Nespresso, attivo in Italia dal 2011, che grazie al riciclo delle capsule in alluminio consente di rigenerare due materiali preziosi: l’alluminio, che può rinascere all’infinito, e il caffè esausto, trasformato in compost per coltivare riso.

Quest’anno, in Lombardia, il progetto ha permesso di donare oltre 470 quintali di riso, equivalenti a più di 520.000 piatti distribuiti attraverso il Banco Alimentare a circa 210.000 persone in difficoltà. Un risultato reso possibile grazie alla raccolta di oltre 660 tonnellate di capsule esauste, recuperate tra Boutique Nespresso e isole ecologiche partner del progetto. Da queste, sono stati ottenuti quasi 400 tonnellate di caffè, trasformate in compost, e 35 tonnellate di alluminio, pronte a diventare nuovi oggetti.

Come funziona il progetto? Le capsule vengono raccolte e portate in impianti specializzati, dove caffè e alluminio vengono separati. L’alluminio viene inviato alle fonderie per essere trasformato in penne, biciclette, segnalibri e altri oggetti. Il caffè esausto, invece, diventa compost naturale, utilizzato per la coltivazione del riso che, successivamente, viene riacquistato da Nespresso e donato attraverso il Banco Alimentare e le iniziative di Fondazione Progetto Arca.

«Un gesto semplice come restituire le capsule esauste può generare un impatto concreto sul territorio e sulle persone», spiega Matteo Di Poce, Specialista in Sostenibilità di Nespresso Italiana, «economia circolare e solidarietà possono lavorare insieme, trasformando materiali di scarto in risorse preziose per le comunità e per l’ambiente».

Anna Clerici, Responsabile Comunicazione e Fundraising del Banco Alimentare della Lombardia, aggiunge: «Grazie a questo progetto possiamo distribuire un alimento sano come il riso, oggi particolarmente difficile da reperire, e offrire attenzione concreta alle persone più fragili. È un esempio di partnership virtuosa tra profit e non profit».

A livello nazionale, i numeri parlano chiaro: dal 2011 sono state recuperate oltre 13.500 tonnellate di capsule esauste, rigenerate più di 800 tonnellate di alluminio, trasformate quasi 8.000 tonnellate di caffè in compost e generati oltre 7.700 quintali di riso, equivalenti a più di 8 milioni di piatti distribuiti in tutta Italia. Solo nel 2025 sono stati donati più di 1.300.000 piatti di riso.

Il progetto “Da Chicco a Chicco” rientra nel programma “Nespresso per l’Italia”, che unisce sostenibilità ambientale e impegno sociale sul territorio, dimostrando come piccoli gesti quotidiani possano avere un impatto grande e concreto sulla vita delle persone.