Oltre 8,5 milioni di euro erogati e 910 famiglie aiutate in 16 anni. L’impegno di Mediolanum in favore di chi è a rischio sovraindebitamento continua. Con la sua attività di “Prestito di soccorso”, avviata sull’intero territorio nazionale, è riuscita a raggiungere chi si trovava in difficoltà. Facendo sì che chi era rimasto senza lavoro, o aveva dovuto sostenere spese impreviste per la casa, per la salute, per la separazione o lutti familiari, o ancora, chi era vittima di qualche dipendenza riuscisse a recuperare la propria dignità di vita. Con percorsi virtuosi, infatti, e un tasso simbolico di interesse pari all’1,5 per cento, oltre il 90 per cento dei soggetti cui è rivolto il progetto è riuscito a rimborsare la cifra ricevuta.

Se n’è parlato, a Roma, durante il convegno, giunto alla terza edizione, “Ridare speranza con i Prestiti di soccorso”. All’iniziativa, promossa da Banca Mediolanum, hanno preso parte anche l’Università cattolica del Sacro cuore, con la sua facoltà di Economia, e l’Associazione bancaria italiana (Abi). Con il patrocinio del Giubileo 2025 l’iniziativa ha voluto sottolineare proprio la speranza che si riaccende grazie a questo sostegno. La cifra erogata, mediamente di 11 mila euro, viene accompagnata da gesti di vicinanza e da un percorso che aiuta le famiglie a risollevarsi. Nell’ultimo anno sono state soccorse soprattutto donne, famiglie a basso reddito con figli, precari e pensionati.

«In un contesto economico che ristagna, con i redditi che tendono a declinare, i debiti possono diventare un laccio per le famiglie più vulnerabili con implicazioni non solo dal punto di vista economico ma anche sul piano sociale. Possono, cioè, diventare un fattore sociale disgregante», ha sottolineato la rettrice della Cattolica Elena Beccalli. L’attenzione è, in particolare, sulle nuove forme di credito, sulle truffe online, sulla faciltà con cui, soprattutto dopo la pandemia, ci si lascia coinvolgere in quelle attività «buy now pay later», cioè acquista ora e paga dopo, che rischiano di far precipitare persone già fragili economicamente nell’usura.  Una pratica che Leone XIV ha definito «macigno che soffoca» e che colpisce «soprattutto le persone fragili, come chi è vittima del gioco d’azzardo», ma anche chi si trova a dover affrontare «cure mediche straordinarie». La creazione del Prestito di soccorso, ha detto, dal canto suo la preside di Economia , Antonella Occhino, è una iniziativa lodevole perché «affidare denaro a persone in difficoltà che non vi avrebbero accesso altrimenti non solo previene l’usura, non solo rimedia al bisogno, ma restituisce speranza in situazioni che spesso sfiorano il dramma, personale e familiare, e mette in collegamento l’economia finanziaria con quella reale, che la precede e la giustifica. Non è beneficenza, è dono. Significa riconoscere l’economia come un sistema realmente inclusivo, in grado di rispondere a un problema oltre ogni schema e stigma, e – fra l’altro – superando la distinzione, eticamente fallace, tra chi merita e chi non merita di essere aiutato».

E infatti, ha aggiunto Giovanni Pirovano, Presidente di Banca Mediolanum, elargire questi prestiti «per noi significa dare a queste persone, che troppo spesso restano escluse, una seconda possibilità e lo possiamo fare grazie al grande lavoro delle fondazioni antiusura presenti sul territorio che intercettano e ci segnalano le situazioni più a rischio». E così ci si fa «carico di una parte delle disuguaglianze economiche nella comunità in cui operiamo» per «riportare queste famiglie all’interno di un processo di indebitamento responsabile che restituisce alla persona la dignità civica e sociale».

In accordo con le associazioni antiusura che individuano e accompagnano le famiglie e i singoli, come hanno spiegato suor Alessandra Smerilli, Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Luciano Gualzetti, Presidente Consulta Nazionale Antiusura “San Giovanni Paolo II”, Giustino Trincia, Direttore Caritas Roma e Presidente Fondazione Antiusura Salus Populi Romani, Antonella Sciarrone Alibrandi, Giudice della Corte Costituzionale, oltre che monsignor Di Tolve e monsignor Claudio Giuliodori, Banca Mediolanum mette a disposizione un capitale che non è un semplice sostegno economico. La Banca, infatti, in questo modo, rende tangibile la sua «responsabilità sociale», come ha sottolineato Sara Doris, Vice Presidente Banca Mediolanum e Presidente Fondazione Mediolanum . «L’attenzione alle persone continua a guidare tutte le nostre scelte», ha aggiunto, per favorire «percorsi di riscatto e di rinascita».