Gli studenti sono solo la punta di un iceberg: troppe, ancora, le categorie "discriminate". Lo ricorda il presidente Focsiv Gianfranco Cattai in una lettera aperta destinata al presidente della Repubblica Giorrgio Napolitano, al premier Mario Monti, al ministro degli Interni Maria Cancellieri e a quello degli Esteri Giulio Terzi: «Oltre ai nostri concittadi iscritti all'Aire (Anagrafe italiani residenti all'estero), possono esercitare il loro diritto di voto presso le rappresentanze diplomatiche italiane all'estero gli appartenenti alle Forze armate e di polizia; i dipendenti di amministrazioni dello Stato, regioni o province autonome qualora la durata prevista della loro permanenza all'estero sia superiore a tre mesi e, qualora non iscritti all'Aire, i loro familiari conviventi; professori e ricercatori universitari all'estero per una durata complessiva di almeno sei mesi e che, alla data del decreto del presidente della Repubblica di convocazione dei comizi, si trovano all'estero da almeno tre mesi, e i loro familiari conviventi».
E ancora: «Nessuna possibilità, invece, per i giovani in servizio volontario europeo, per i volontari e i cooperanti internazionali, per i sacerdoti, le suore e i religiosi e laici italiani non iscritti all'Aire di esercitare il diritto-dovere del voto all'estero». Da tempo, Focsiv si batte per porre fine a questa anomalia che scarica sulle tante risorse umane che a vario titolo sono all'estero il peso di "un costo significativo per esercitare un diritto costituzionale, trattando da cittadini di serie B tutte quelle persone che portano nel mondo l'immagine di un'Italia solidale, costruttrice di pace, capace di servizio e impegno».
«In una situazione di crisi - si legge ancora nella lettera aperta di Cattai -, dove tutti sono chiamati a fare sacrifici, appare paradossale che non si trovi una soluzione per permettere ai giovani in servizio civile internazionale di esercitare il proprio diritto al voto all'estero e risparmiare sui costi di viaggio di cui lo Stato, oggi, secondo la normativa vigente si fa carico».


