«Palestra di democrazia concreta» e «antidoto alle tossine messe in circolo ingannevolmente da indifferenze che non condannano la sopraffazione, la violenza, l’illegalità, l’allontanamento dalle ragioni della convivenza civile». Il capo dello Stato Sergio Mattarella, nelle stesse ore in cui l’amministrazione americana sferrava un attacco verbale proprio ai valori fondanti del vivere civile sceglie di incoronare come «veri e propri patrioti» i volontari «che sanno come la solidarietà sviluppa la dimensione dell'impegno» e che accrescono «il patrimonio morale del Paese». A Palermo per la cerimonia conclusiva di Palermo capitale del volontariato (nel 2026 l’onore toccherà a Modena), il presidente della Repubblica sottolinea che «la prossimità, prima rete di solidarietà, rende migliori e gratificanti le nostre vite. Qualche scettico si chiede a cosa serve il volontariato: riflettiamo sui dati resi noti recentemente dall'Istat: quasi 5 milioni di persone, oltre il 9% della nostra popolazione, che dedicano ogni anno 84 milioni di ore del proprio tempo non a se stessi, ma agli altri, a chi ne ha bisogno. Anche soltanto in termini economici rappresenta un patrimonio impressionante, un patrimonio basato sulla gratuità, un impegno sia organizzato sia individuale, che riflette una comunità non ripiegata su se stessa, ma che sviluppa e pone in pratica valori di coesione sociale». E ancora, ha affermato il capo dello Stato, «il volontariato è un motore di ricerca, di costruzione di rapporti che ampliano e rendono autentico il godimento dei diritti nella società. Una leva possente per dare vicinanza, calore umano, fraternità. In definitiva per dare senso alle relazioni sociali, con attenzione particolare alle condizioni di fragilità. È un'energia di cui le comunità non potrebbero fare a meno».

Il volontariato, ha aggiunto, si basa sull’impegno «di tante donne e tanti uomini, di tante ragazze e tanti ragazzi, di tanti anziani, di tante associazioni che si prendono cura anche della natura, dei nostri beni culturali, del nostro ambiente, che curano ferite presenti nella nostra società, che animano periferie e territori in preda allo sconforto dell'abbandono. Veri e propri patrioti che sanno come fraternità e solidarietà giovino anche a chi sviluppa questa dimensione di impegno».

Non solo, «con le sue esperienze ha contribuito a scelte importanti, basti pensare al cammino che ha portato e a costituire e poi a potenziare la Protezione civile, sistema in cui l'apporto del volontariato è prezioso. Tuttavia il volontariato non è soltanto una sorta di pronto soccorso nelle grandi emergenze. Accompagna e offre significato alla quotidianità delle persone, quella personale e quella collettiva, disegnando, con l'opera di un'immane numero di persone, l'idea effettiva di comunità, qualificandosi come forza sociale, culturale, educativa e formativa, segnalandosi come protagonista nell'attuazione di principi della nostra Costituzione, anzitutto quelli di partecipazione e di solidarietà».