La mancanza di acqua sta dilaniando il Corno d'Africa. L'Etiopia, in particolare, sta vivendo una delle peggiori siccità degli ultimi 40 anni. Fondazione CESVI è impegnata dal 2021 nell'area di Borena, nella regione dell'Oromia, dove l'80 per cento del bestiame è scomparso, mettendo a rischio la sopravvivenza delle comunità dei pastori
La siccità e i conflitti mettono a rischio 32 milioni di persone bisognose di assistenza. Servirebbero 7 miliardi di dollari per gli interventi umanitari. Il ministro Tajani annuncia un impegno italiano per 70 milioni di euro.
Operatori sul campo della Ong internazionale sono stati testimoni oculari di esecuzioni sommarie nella regione settentrionale del Paese africano, dove il Premier Abiy Ahmend Ali ha lanciato un’offensiva ai primi di novembre. Sono già molte le testimonianze che parlano di crimini di guerra e contro l’umanità
Dal 4 novembre sono cominciati scontri sempre più violenti fra l’esercito federale e quello del Tigray, con l’impiego di aviazione e carri armati. Poche le notizie, perché la regione è stata totalmente isolata nelle comunicazioni. Si parla già di centinaia di vittime. Abiy Ahmed Ali, premier etiope, si trova nel bel mezzo di un conflitto dieci mesi dopo aver ricevuto il Nobel per la Pace
«In tante zone dell'Africa oggi gli europei sono target appetibili. Il modo migliore per proteggere un cooperante è inserirlo nella rete della comunità locale, delle persone sul posto che lo aiutano, lo affiancano e percepiscono quando c'è un pericolo», osserva l'ex direttore della Focsiv, attualmente coordinatore delle attività in Italia di Cvm-Comunità volontari nel mondo, attiva in Etiopia e Tanzania.
«Dio condanna il peccato, ma cerca di salvare il peccatore, lo va a cercare per riportarlo sulla retta via», riflette il Santo Padre sottolineando che sovente questo atteggiamento di misericordia riesce incopreso ai contemporanei di Gesù e a noi
Chi è il giovane (43 anni) Primo ministro etiope? Perché ha vinto quest'anno l'autorevole premio? Biografia ragionata di un Premier che ha fatto stringere al suo Paese la mano all'Eritrea dopo 20 anni di conflitto e ha fatto fare all'Etiopia tanti passi avanti verso una vera democratizzazione (molto è stato annunciato, qualcosa è stato fatto).
Nella parrocchia di Saint Joseph nella città di Jijiga padre Emanuele Bassa racconta della presenza della chiesa qui e delle difficoltà che i parrocchiani stanno ancora vivendo a seguito delle violenze interetniche scoppiate ad agosto del 2018.
I progetti nel settore idrico e igienico-sanitario promossi dal Vis-Volontariato italiano per lo sviluppo nella regione somala, per far fronte alle gravi piaghe della siccità e della carestia.
I cambiamenti climatici hanno messo in ginocchio le comunità di allevatori e piccoli agricoltori. L’organizzazione umanitaria Oxfam le sostiene fornendo tre beni essenziali: acqua, cibo e servizi igienico-sanitari
Insieme agli amara, gli oromo costituiscono il più grande gruppo etnico del Paese. Entrambi i gruppi si sentono discriminati dai tigrini, una etnia minoritaria ma politicamente dominante. La tensione sta salendo, anche se non sembra immediato il rischio di una guerra civile, in un Paese che è il principale alleato degli Stati Uniti nel Corno d’Africa.
E' la campagna lanciata dall'associazione ActionAid con l'obiettivo di promuovere e sostenere il diritto all'alimentazione nel mondo, partendo da due Paesi ancora segnati da profondi squilibri economici. Fino al 18 ottobre si può contribuire con l'Sms solidale 45599.
Un accorato appello affinché il mondo apra gli occhi sulle indicibili sofferenze dei cristiani perseguitati. Papa Francesco ha colto l’occasione dell’udienza alla plenaria della Roaco per denunciare come in tante terre, dall’Iraq alla Siria, oggi la vita di migliaia di persone conta meno dell'oro nero e delle armi.
Scott Harrison, direttore dell'Ong Charity: Water, racconta la storia drammatica e commovente di una ragazzina etiope, che, meglio di qualsiasi analisi o statistica, spiega cosa significa l'emergenza acqua nel Sud del mondo
Quindici giorni in Etiopia. Un viaggio da cui non si torna come prima. Ecco il diario del "Gruppo Scout Riccione 1": "Perché, poi, l'Africa?", scrivono. "L'Africa ha bisogno di noi più di altri luoghi? No. L'Africa non ha bisogno di noi: siamo noi ad aver bisogno dell'Africa".
Negli ultimi tre mesi, più di 1 milione di lavoratori immigrati è stato espulso dal Paese. Per favorire l'occupazione locale, dicono le autorità. Ma...
Mekidem è un ragazzo di 20 anni, 12 dei quali trascorsi tra le mura amiche del Villaggio dei bambini di Awassa: la laurea sarà uno strumento per aiutare il prossimo.
Grazie al Vis costruiti tre pozzi in Etiopia che daranno a acqua a migliaia di persone. Tutto è nato dalle idee di un quindicenne, morto sulle strisce pedonali all'uscita dall'oratorio
La mobilitazione internazionale ha aiutato a far fronte all'emergenza, ma la situazione si ostina a non migliorare. La necessità di scavare o di ripristinare i pozzi. Il lavoro del Vis
Otto giovani di Addis Abeba portano in Italia “Makeda”, una rivisitazione della leggenda della regina di Saba. Il tour inizia il 13 luglio a Canale di Serino (Avellino).