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venerdì 13 settembre 2024
 
il libro
 

Negli slum di Buenos Aires al tempo del covid, col Papa come guida d'eccezione

25/05/2020  Bergoglio firma la prefazione dell'eBook "Quarantena-Cuarentena. Diario della «peste» in una bidonville argentina" (Edizioni San Paolo) di Alver Metalli il cui ricavato sarà devoluto a un progetto di assistenza per gli anziani: «Questo Diario», scrive, «ci fa vedere anche l'umanità bella di tanta gente che, attorno alla parrocchia, si prodiga tutti i giorni per aiutare chi è più bisognoso di aiuto»

La cover dell'e-book
La cover dell'e-book

«Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi, una bimba canta la canzone antica della donnaccia quello che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia». Sono i versi di Fabrizio De Andrè citati da papa Francesco nella prefazione del libro Quarantena-Cuarentena. Diario dalla «peste» in una bidonville argentina di Alver Metalli, una testimonianza diretta della vita durante la quarantena nell’Argentina più povera. Pubblicato dalle Edizioni San Paolo, il ricavato dell’ebook (in italiano e spagnolo, disponibile in epub e mobi, € 6,99) sarà devoluto a un progetto di assistenza per gli anziani.

«Ci farà bene», scrive papa Francesco nella prefazione, «leggere questo diario, che racconta giorno dopo giorno la “Cuarentena” vissuta in una delle villa miseria, le baraccopoli dove opera un gruppo di sacerdoti a cui voglio tanto bene. Sono mossi da una fede genuina in Gesù Cristo e da un grande amore per questa povera gente che vive in casupole e baracche ai margini della società... Il Diario non racconta solo le storie drammatiche di tante donne e uomini della villa, fra droga, violenza e miseria. Ci fa vedere anche l’umanità bella di tanta gente che, attorno alla parrocchia, si prodiga tutti i giorni per aiutare chi è più bisognoso di aiuto».

Le villas miserias della sterminata periferia della capitale argentina sono luoghi che Bergoglio conosce bene perché quando era arcivescovo di Buenos Aires ci andava spesso per celebrare la Messa, incontrarne gli abitanti, incoraggiare i parroci. «La cucina popolare», scrive ancora il Pontefice richiamando il racconto del libro, «non è l’unica opera di carità che praticano nelle villas. C’è un ricovero per gli alcolizzati e un Hogar de Cristo per chi è caduto nelle grinfie della droga. Poi ci sono i “vecchietti”, che si cerca di proteggere da un virus crudele che, ovunque nel mondo, ha fatto strage proprio delle persone più anziane e fragili. Proprio al sostentamento di questa casa per gli anziani l’autore dell’ebook ha deciso di destinare gli introiti della pubblicazione. Un motivo in più per leggere e diffondere questo Diario che ci mostra il volto avvincente e concreto di una “Chiesa povera e per i poveri”».

Preparazione e distribuzione del cibo per i più bisognosi nelle villas miserias di Buenos Aires "assediate" dalla pandemia e dalla povertà. Foto Reuters.
Preparazione e distribuzione del cibo per i più bisognosi nelle villas miserias di Buenos Aires "assediate" dalla pandemia e dalla povertà. Foto Reuters.

Quei versi di De André ispirati da Umberto Saba

Il Papa cita poi Fabrizio De André per dire che «questo libro ci fa invece vedere come – attraverso il dono della testimonianza – non ci sia zona, per quanto oscura, dove un raggio del buon Dio non arrivi a riscaldare qualche cuore e illuminare esistenze altrimenti invisibili». I versi citati sono quelli della canzone La città vecchia, una delle più dissacranti, incisa dal cantautore genovese nel 1965 (scritta nel 1962) in un 45 giri insieme a Delitto di paese ed inserita nell'album Tutto Fabrizio De Andrè del 1966. La canzone è ispirata a una poesia di Umberto Saba ambientata nei vicoli della zona portuale di Trieste: ‹Qui prostituta e marinaio, il vecchio che bestemmia, la femmina che bega [...] sono tutte creature della vita e del dolore›, dice Saba che aggiunge: ‹s'agita in esse, come in me, il Signore›. De André ha sempre cantato storie di emarginazione, che ha raccontato la vita dei bassifondi, le difficoltà e i dolori della povera gente ma anche di peccatori, prostitute e borghesi. Per questo piace a papa Francesco.

L’autore del libro, Alver Metalli, ha esordito come giornalista a Roma nel 1978: seguiva l’America Latina per il settimanale Il Sabato. Fino al 1987 ha viaggiato tra Nicaragua, Salvador, Messico, Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay e Cile. Nel 1987 si è stabilito in Argentina e nel 1999 a Città del Messico, con un contratto Rai rinnovato per diciassette anni consecutivi. Dal 2002 nuovo trasferimento, a Montevideo, dove è rimasto fino al 2007, per poi tornare in Argentina, dove tuttora vive, in una baraccopoli alla periferia di Buenos Aires. Dal 2013 la collaborazione al portale Vatican insider e la direzione per cinque anni del sito d’informazione «Tierras de América».

Copri il libro su SanPaoloStore.it

  

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"Ci farà bene leggere questo diario, che racconta giorno dopo giorno la "Cuarentena" vissuta in una delle villas miseria, le baraccopoli dove opera un gruppo di sacerdoti a cui voglio tanto bene.

 
 
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