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domenica 15 settembre 2024
 
VINO PROTAGONISTA
 

A Verona si apre il Vinitaly, con tanti eventi anche in città

01/04/2023  "Vinitaly and the city" porta il mondo del vino anche fuori dagli spazi tradizionali della fiera. Oltre 4400 le aziende presenti da più di 30 Paesi, che presentano i loro prodotti ai più importanti compratori internazionali. Il vino è campione italiano della bilancia commerciale, con 7,4 miliardi di euro di esportazioni nette

Al via domani (Auditorium Verdi, Palaexpo, ore 11) la 55esima edizione di Vinitaly, la grande fiera del vino e dei distillati, in programma a Verona fino al 5 aprile. Con 4400 aziende da tutta Italia e da più di 30 Paesi va a occupare i diciassette padiglioni del polo espositivo, oltre100mila mq netti, recuperando i livelli pre pandemici di affluenza.

Palpabile tra i produttori e i clienti attesi da tutto il mondo la voglia di tornare a vivere, recuperando quella convivialità gioiosa che caratterizza da sempre il mondo del vino, un settore che vive attraverso le sue famiglie e tradizioni spesso secolari e in cui gli eventi virtuali non potranno mai sostituire quelli in presenza.

Confermati il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e i ministri Francesco Lollobrigida (Agricoltura) e Gennaro Sangiuliano (Cultura). Al termine dell’inaugurazione, nell’area del Ministero dell’Agricoltura, saranno svelati due quadri a tema vino, in collaborazione con la Galleria degli Uffizi di Firenze, che resteranno poi esposti per tutto il periodo della fiera: il Bacco fanciullo di Guido Reni e il Bacco del Caravaggio.

Stamattina, come da rituale annuale, l’attesissima anteprima alle ex Gallerie Mercatali, organizzata dalla rivista americana Wine Spectator, che premia i 130 migliori vini italiani. Ieri sera, invece, in Piazza dei Signori c'è stata l’inaugurazione di Vinitaly and the city, il fuori salone per gli appassionati del vino con mostre, eventi, degustazioni e talk show nei luoghi più rappresentativi di Verona, in programma fino a lunedì 3 aprile. Obiettivo, ormai da sette anni, è orientare sempre di più la fiera al business, e quindi agli operatori specializzati, come avviene nella ProWein, la fiera dei vini e liquori di Düsseldorf, cercando di “dirottare” i tantissimi winelover negli eventi più conviviali diffusi in città, facendo dialogare business e turismo.

Quest’anno come non mai Vinitaly punta sull’internazionalizzazione del settore, con oltre 1000 super acquirenti (top buyer) confermati, i migliori importatori ed operatori al mondo, in aumento del 43% sul 2022. Fra i Paesi selezionati, le consolidate piazze di Usa e Canada, i diciassette paesi dell’Asia guidati da Cina (con ben 130 top buyer), Giappone, Corea del Sud, Hong Kong, Singapore, i dodici del Centro e Sud America, con Brasile e Argentina in testa, nove stati africani e poco meno di una trentina di paesi europei. Principali mercati di sbocco, nonostante una crescita interessante dei paesi asiatici, restano Stati Uniti, Europa e Inghilterra.

Vino, campione italiano della bilancia commerciale con 7,4 miliardi di euro di esportazioni nette, in dieci anni dal quarto al primo posto come rappresentante e ambasciatore del made in Italy nel mondo, oggi davanti ad altri comparti icona come gioielleria e bigiotteria (+6,8 miliardi di euro), pelletteria (+6,7 miliardi di euro), abbigliamento (+6,4 miliardi di euro). Vino, strategico per il made in Italy e che, in base a una analisi presentata in questi giorni dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia, alimenta una filiera che nel nostro Paese vale 31,3 miliardi di euro, impegna 530mila aziende con circa 870mila addetti. Vino, i cui canali distributivi in Italia sono rappresentati per il 58% dal segmento Horeca-ingrosso-enoteche, per il 25% dalla Gdo e per il 18% dalle vendite dirette in cantina.

Da segnalare, oltre i padiglioni tradizionali, due saloni professionali: Enolitech con Vinitaly design, che raccoglie aziende che producono tecnologia per il settore e accessori principalmente per sommellerie e ristorazione, e Sol&Agrifood, dedicato all’agroalimentare di qualità, in primis olio extra vergine di oliva e food di nicchia, con le sezioni del biologico (B/Open) e della birra (Excellent beers), entrambe in forte espansione.

Confermate le principali aree tematiche: Vinitaly bio, International wine hall, con una cospicua rappresentanza di cantine straniere, Vinitaly Mixology, Micro mega wines, sulle produzioni di nicchia e a tiratura limitata, Taste and buy, una serie di incontri cadenzati tra aziende espositrici e clienti qualificati (formula B2B) e Tasting Express, degustazioni di alto profilo riservate ai giornalisti della stampa specializzata.

Fra le altre degustazioni segnaliamo quella dei Tre Bicchieri 2023 del Gambero Rosso (domenica 2 aprile) e l’Orange Wine Festival (lunedì 3 aprile), un festival e un trend crescente d’importanza che si tiene ogni anno in Slovenia, al secondo anno presente in fiera a Verona, con aziende d’eccellenza da dieci nazioni.

Da non perdere i vini delle abbazie, cui è dedicata domenica 2 aprile, dalle ore 15 alle 17, la degustazione dal titolo “Il santo bevitore: vini d’abbazia e monasteri”, con la partecipazione anche dei vini dei monaci certosini della Certosa “Grande Chartreuse” di Voiron, nella Francia meridionale.

Per info e dettagli: www.vinitaly.com

 
 
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