Il presepe da Sutrio, in provincia di Udine, e l’albero da Rosello (Abruzzo). In piazza San Pietro, da sabato 3 dicembre saranno inaugurati sia le sculture create in legno dagli artigiani di uno dei borghi più caratteristici della Carnia, in Friuli Venezia-Giulia, sia l’abete regalato dal piccolo borgo montano abitato da appena 182 persone. Contemporaneamente un altro presepe, regalato dal Guatemala nel rispetto delle tradizioni locali, sarà allestito nell’aula Paolo VI. Quest’ultimo, con stoffe colorate, statue in legno e abbondanza del color oro, è composto dalla Sacra Famiglia e da tre angeli.
Per quello che, invece, i turisti potranno visitare in piazza San Pietro (nella foto le immagini dello scorso anno), il Vaticano ha precisato che le statue, anch’esse in legno, sono state realizzate con il cedro proveniente da abbattimenti programmati da vivaisti che curano i giardini pubblici o privati. Le sculture - eseguite con la tecnica classica del levare, la Sacra Famiglia con il bue e l’asinello, l’angelo e poi un falegname, in onore di tutti gli artigiani di Sutrio. Un tipico mestiere femminile della Carnia è rappresentato dalla tessitrice che, collocata dietro a un telaio, osserva la Natività. C’è anche il “Cramar”, in rappresentanza di un'antica professione di commerciante ambulante che, partendo a piedi dal suo paese e portando sulle spalle una cassettiera di legno, andava di villaggio in villaggio a vendere i prodotti artigianali. Un'altra figura tipica del Presepe, la pastorella, simboleggia la montagna con le sue risorse. Nel presepe anche una famiglia, composta da tre figure (un uomo, una donna e un infante e due bambini, che, in posizioni diverse del Presepe, rappresentano le speranze della vita e del mondo. Infine due figure simboliche: due uomini di cui uno aiutato dall’altro a risollevarsi e rimettersi in cammino verso la Grotta. Non potevano mancare i Re Magi, che verranno collocati lungo la rampa che conduce alla Grotta.
L’albero, invece, è un abete bianco di trenta metri proveniente dall’antico borgo di Rosello. La sua Riserva naturale regionale abetina ospita il nucleo di abeti bianchi meglio conservati sul territorio italiano, tra i quali l'albero spontaneo più alto: un abete bianco di quasi 54 metri di altezza.
Gli addobbi dell'albero, che verrà esposto in Piazza San Pietro, sono stati realizzati dai ragazzi della struttura residenziale riabilitativa psichiatrica “La Quadrifoglio”. Un luogo di cura dove gli ospiti, integrati interamente nel tessuto sociale di Rosello, possono impegnarsi in un percorso riabilitativo individualizzato, partendo dall'osservazione e dal contenimento dei sintomi disfunzionali dovuti alla loro patologia per arrivare alla massima autonomia di vita quotidiana.
L’albero e i Presepi rimarranno esposti fino alla festa del Battesimo del Signore, domenica 8 gennaio 2021.