Ruben Bondì ha 26 anni e quando non cucina con un fornelletto da campeggio sul balcone è impegnato in podcast e trasmissioni tv, Tracy Eboigbodin ha vinto l’undicesima edizione di MasterChef Italia e ha firmato il libro di ricette Soul Kitchen (Baldini+Castoldi), mentre Federico Fusca frequenta ogni settimana la cucina di È sempre mezzogiorno, il programma di Antonella Clerici. Cos’hanno in comune queste tre persone, oltre a un’evidente passione per il cibo? È presto detto: sono i volti social della campagna “La fame non è un gioco”, l’iniziativa lanciata dall’Ong Amref in collaborazione con l’agenzia Capital Innova per contrastare la crisi alimentare in Africa e portare assistenza a oltre 315 mila persone.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione (che ricorre il 16 ottobre), l’organizzazione si è avvalsa della creatività dei tre food influencer per sensibilizzare gli utenti sull’importanza dell’accesso equo al cibo: attraverso la pubblicazione di video in cui indicano come realizzare piatti africani, i tre chef riescono infatti a raggiungere una vasta platea, diffondendo al contempo un messaggio positivo e non stereotipato sul continente da cui prendono spunto. Nel video di Ruben Bondì compare anche Martin Castrogiovanni, ex rugbista e oggi presentatore Tv, testimonial di Amref, che ha dato così il suo contributo alla campagna.
«Mostro al mio pubblico come preparare una ricetta semplice, utilizzando ingredienti comuni in molte zone dell’Africa», dichiara Tracy Eboigbodin, che sul suo profilo Instagram (@tracy_masterchef11) ha pubblicato un reel in cui insegna a cucinare un piatto a base di fagioli, spezie e pane. «Mangiare è un gesto quotidiano, semplice, eppure, ancora troppe persone nel mondo ancora non possono farlo».
In un continente dove oltre 100 milioni di persone stanno affrontando una situazione di fame acuta – causata da catastrofi ambientali, come i cambiamenti climatici e la pandemia Covid-19, ma anche da tragedie tutte “umane” come i conflitti interni, l’instabilità politica, l’aumento dei prezzi derivato dalla guerra in Ucraina – Amref, la più grande organizzazione sanitaria in Africa, punta attraverso la campagna a rafforzare gli interventi attivi nelle aree più fragili come il Burkina Faso, il Sud Sudan (il Paese con uno dei tassi più alti di malnutrizione e mortalità materna e infantile al mondo) e le zone semi-desertiche dell’Etiopia e del Kenya.
Per donare, è sufficiente mandare un Sms o effettuare una chiamata al numero 45537, oppure cliccare sul sito www.amref.it. Ogni donazione può diventare un’azione concreta: in Burkina Faso sarà possibile fornire il cibo necessario per garantire il servizio regolare delle mense scolastiche a 3.500 bambini, in Sud Sudan 150.000 persone fra bambini sotto i 5 anni e donne in gravidanza e allattamento riceveranno micronutrienti essenziali, mentre oltre 30.000 bambini saranno raggiunti dalla campagna vaccinale. In Etiopia, inoltre, la raccolta fondi permetterà di riabilitare il sistema idrico, i pozzi e gli abbeveratoi per il bestiame per una comunità di oltre 15.000 persone.
(Nella foto, Martin Castrogiovanni con Ruben Bondì)