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sabato 05 ottobre 2024
 
Vaticano
 

Becciu indagato per associazione a delinquere. Registrò telefonata al Papa

25/11/2022  Nell'inchiesta per gli investimenti a Londra spunta un altro filone di inchiesta. Fatta ascoltare a porte chiuse una telefonata che il cardinale ebbe con il Pontefice

Nell’udienza numero 37 del processo in corso in Vaticano sugli investimenti finanziari della Segreteria di Stato, il cardinale Angelo Becciu, imputato per lo scandalo finanziario legato alla compravendita del Palazzo di Sloane Avenue, a Londra, risulta indagato anche per associazione a delinquere.
A renderlo noto, il 24 novembre, è stato il Promotore di Giustizia Alessandro Diddi. Il promotore ha dichiarato di aver ricevuto i documenti, chiesti con una rogatoria internazionale, dal Tribunale di Sassari. «C'è un'ipotesi di associazione a delinquere che parte dal Vaticano», ha detto in aula. «Si tratta di un filone parallelo all'attuale processo» nel quale risulta coinvolto «sicuramente il cardinale Becciu». La Guardia di Finanza ha sequestrato una serie di chat «particolarmente rilevanti» tra il cardinale Becciu, Maria Luisa Zambrano e il fratello del cardinale, Antonino Becciu, che guidata la Cooperativa Spes.
DIddi ha riferito che in questa inchiesta la Guardia di Finanza ha sequestrato anche 927 bolle di consegna falsificate per il trasporto del pane, «che sarebbero servite a giustificare i fondi erogati alla cooperativa stessa». La Guardia di Finanza di Oristano «è andata parrocchia per parrocchia a verificare, e nessuna ha riconosciuto la propria firma su tali documenti di trasporto. Ci sono tracce di pesanti ingerenze della Curia Romana sulla diocesi di Ozieri», ha detto ancora il Promotore di Giustizia. Diddi ha sottolineato che monsignor Sergio Pintor, allora vescovo di Ozieri, non era a conoscenza del cosiddetto «conto promiscuo» destinato alla Cooperativa Spes, dove transitavano anche i soldi della Santa Sede.

Nel corso dell’udienza è stata fatta  ascoltare, a porte chiuse, anche la telefonata tra il Papa e il cardinale Becciu che quest’ultimo avrebbe registrato. Gli avvocati di Becciu, Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo, hanno fatto sapere che «non risultano alla difesa ulteriori accuse nei confronti del cardinale Becciu diverse da quelle attualmente in dibattimento davanti al Tribunale vaticano rispetto alle quali egli, con forza e fermezza, rivendica la propria innocenza». Il cardinale respinge anche le interpretazioni della stampa sul contenuto e i toni della telefonata con il Papa.

 
 
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