A quattro settimane dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento e di importanti Regioni come la Lombardia e il Lazio, l’Istituto Demopolis ha voluto fotografare gli orientamenti per conto di Famiglia Cristiana, scandagliando diversi bacini di voto.
Il primo è quello degli italiani in generale. Dal campione sondato risulta che il Centrosinistra di Pier Luigi Bersani guida le preferenze con il 34,5 per cento di voti, seguito dal Centrodestra di Berlusconi, che raggiunge il 27 per cento. La lista Monti si attesta sul 15 per cento mentre il Movimento 5 Stelle di Grillo è al 16 per cento. Il gruppo Rivoluzione Civile di Ingroia attualmente raggruppa il 4,5 per cento dei consensi.
Il secondo campione sondato è quello dei cattolici praticanti. Gli orientamenti di voto si discostano soprattutto a proposito del nuovo partito del premier uscente Mario Monti. Se per gli italiani la sua Scelta Civica raggiunge, come detto, il 15 per cento, tra i cattolici praticanti ottiene la media del 25 per cento, dieci punti percentuali in più. Il Centrosinistra scende al 31 per cento, mentre il Centrodestra sale di mezzo punto e si stabilizza sul 27,5 per cento. Calano anche il Movimento di Grillo (10,5 per cento) e la nuova formazione del magistrato Antonio Ingroia (tre per cento). Tra gli elettori che si dichiarano credenti praticanti sono ancora tanti gli incerti: il 16 per cento. Mentre il 21 per cento dichiara che potrebbe tendenzialmente anche cambiare idea.
LE INTENZIONI DI VOTO DEI CATTOLICI PRATICANTI
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L’Istituto Demopolis ha anche analizzato le intenzioni di voto degli “internauti” che navigano nel Web, attraverso un sondaggio digitale messo a disposizione dal sito Famigliacristiana.it. Il sondaggio attesta che il popolo del Web è tendenzialmente più vicino al Centrosinistra, che arriva al 41 per cento. Il Centrodestra di Berlusconi va al 17 per cento. Molto più peso (simile alla percentuale dei cattolici praticanti) guadagna la coalizione di Monti, che arriva al 24 per cento. Molti anche gli internauti che non hanno deciso: il 15 per cento, mentre il 27 per cento ammette che potrebbe anche cambiare idea.
LE INTENZIONI DI VOTO DEGLI INTERNAUTI
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Francesco Anfossi
A poco meno di 4 settimane dal voto, il mercato elettorale appare molto instabile: sono ancora molti gli indecisi anche tra i Cattolici praticanti.
Appena il 63% dichiara di aver compiuto una scelta definitiva. Il 16% non ha ancora deciso, il 21% esprime un’intenzione di voto, pur ammettendo che potrebbe cambiare idea prima del 24 febbraio.
Sono alcuni dei dati rilevati, in esclusiva per Famiglia Cristiana, dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis.
La mancata riforma della legge elettorale, che porterà a votare ancora una volta con il “Porcellum”, induce gli elettori a ritenere, nella propria scelta di voto, il candidato Premier molto più importante dei candidati in lista nelle diverse circoscrizioni per la Camera ed il Senato.
L’’Istituto Demopolis ha analizzato, in esclusiva per Famiglia Cristiana, il voto dei Cattolici praticanti: un segmento estremamente significativo del Paese che spesso si è rivelato determinante della competizione elettorale.
Il 24 e il 25 febbraio i Cattolici praticanti si recheranno alle urne in “ordine sparso”: il 31% voterebbe oggi per la coalizione di Centro Sinistra guidata da Bersani, il 27,5% per il Centro Destra. Il 25% dei Cattolici praticanti, uno su quattro, voterebbe invece per la coalizione che punta ad un ritorno a Palazzo Chigi dell’attuale Premier Mario Monti: un dato, questo, superiore di circa 10 punti percentuali rispetto alla media delle attuali intenzioni di voto degli elettori italiani rilevata dal Barometro Politico Demopolis.
L’Istituto Demopolis ha verificato per Famiglia Cristiana anche il peso delle principali coalizioni tra tutti gli elettori italiani a circa 25 giorni dal voto. Il Centro Sinistra si attesta al 34,5%, il Centro Destra al 27%. Più distanziati, il Movimento 5 Stelle al 16% e la coalizione per Monti al 15%.
Pur registrandosi un avvicinamento, la distanza tra Centro Sinistra e Centro Destra resta di oltre 7 punti:
Sulla base delle odierne intenzioni di voto, la coalizione di Bersani otterrebbe – con ampio margine - il premio di maggioranza alla Camera, conquistando 340 seggi.
Molto più aperta, secondo il Barometro Politico Demopolis, è invece la partita per il Senato che si giocherà sull’attribuzione dei premi regionali. La vera sfida si giocherà in Lombardia ed in Sicilia, le due regioni maggiormente incerte nelle quali l’Istituto Demopolis registra una situazione di sostanziale parità.
Le due regioni appaiono dunque determinanti per la maggioranza a Palazzo Madama: se vincesse in Lombardia ed in Sicilia, pur perdendo il Veneto, il Centro Sinistra avrebbe la maggioranza con 169 seggi; se perdesse invece in entrambe le regioni, si fermerebbe a 145 seggi, lontano dalla soglia necessaria di 158 senatori.
In costante mutazione risulta il consenso al Movimento 5 Stelle e alla Lista Monti per l’Italia, che attraggono il voto degli elettori politicamente non collocati.
Sono scenari dall’esito incerto, dai quali dipenderà la governabilità del Paese. Nelle regioni in bilico, come nel resto d’Italia, determinante risulterà la scelta degli indecisi.
PIETRO VENTO
Direttore Istituto Demopolis
Nota metodologica: l’analisi dell’Istituto Demopolis per Famiglia Cristiana
L’indagine è stata condotta dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis, in esclusiva per Famiglia Cristiana, su un campione di 1.028 intervistati, statisticamente rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato per genere, fascia d’età, titolo di studi ed area geografica di residenza. La ricerca, realizzata nel gennaio 2013 con metodologia cati-cawi, è stata coordinata dal direttore di Demopolis Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Approfondimenti su: www.demopolis.it