Pasqua 2013: il Papa tra i detenuti di Casal di Marmo (Reuters).
«È mio dovere come prete e vescovo essere al vostro servizio, ma è un dovere che amo fare e che mi viene dal cuore». Così papa Francesco parlava ai ragazzi di Casal del Marmo nel 2013, lavando loro i piedi per il primo giovedì Santo trascorso a Roma dopo l'elezione a Papa. Dodici detenuti, tra cui due ragazze, ai quali papa Francesco aveva detto: «Pietro non capiva il motivo di questo gesto di Gesù. Il Signore ci dà l’esempio: lui è il più importante e lava i piedi ai suoi discepoli».
Lo scorso anno, invece, papa Francesco aveva deciso di celebrare il giovedì santo con i ragazzi disabili
della “Fondazione Don Carlo Gnocchi – Centro Santa Maria della Provvidenza”, nella zona Casalotti-Boccea di Roma.
Quest'anno Bergoglio torna in carcere. La sala stampa vaticana ha infatti reso noto che il 2 aprile papa Francesco si recherà nella Casa Circondariale Nuovo Complesso Rebibbia, per incontrare i detenuti. Alle ore 17.30, nella Chiesa “Padre nostro” celebrerà la Messa “in coena Domini”, durante la quale laverà i piedi ad alcuni detenuti e alcune detenute della vicina Casa Circondariale Femminile.
Il Pontefice compirà il rito della lavanda dei piedi a sei detenute e sei detenuti: si tratta di due detenute nigeriane, una del nido, una congolese, due italiane e un'ecuadoregna, e inoltre di un detenuto brasiliano, un nigeriano e quattro italiani. Nella chiesa il Papa incontrerà 150 donne detenute (comprese 15 mamme con bambini) e 150 detenuti. Fuori dalla chiesa saluterà più di 300 detenuti, il personale della Polizia Penitenziaria, il personale amministrativo e i volontari.
Il polo penitenziario di Rebibbia ospita circa 2.100 detenuti, di cui 350 donne. Francesco è il terzo Papa che vi si reca, dopo le visite di Giovanni Paolo II il 27 dicembre 1983 (quando ebbe un colloquio con il suo attentatore Alì Agca) e di Benedetto XVI il 18 dicembre 2011.
Per quanto riguarda la messa “in coena Domini” del Giovedì Santo, nel 2013, poco dopo la sua elezione, papa Bergoglio fu tra i giovani reclusi dell'istituto di pena minorile di Casal del Marmo (anche qui aveva lavato i piedi a 12 detenuti, ragazzi e ragazze, tra le quali una musulmana).