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martedì 15 ottobre 2024
 
la decisione
 

Il Papa commissaria la Caritas internationalis

22/11/2022  Dopo un'indagine promossa dal Dicastero per lo sviluppo umano integrale, Francesco ha deciso di azzerare tutti gli incarichi attuali e affidare l’ente che coordina la galassia internazionale di 162 organismi caritativi della Chiesa al manager Pier Francesco Pinelli. I motivi non sono la «cattiva gestione finanziaria o comportamenti inappropriati di natura sessuale» ma «carenze relative alle procedure di gestione con effetti negativi anche sullo spirito di squadra e sul morale del personale». Il cardinale Tagle collaborerà in vista dell'assemblea generale di maggio 2023

Con un Decreto pubblicato oggi a sorpresa, papa Francesco ha commissariato Caritas Internationalis, la confederazione delle 162 Caritas nazionali operanti nel mondo. Tutti gli incarichi di vertice sono azzerati: il Consiglio di Rappresentanza e quello Esecutivo, il presidente, il cardinale filippino Louis Antonio Tagle, i vice presidenti, il segretario generale Aloysius John, il tesoriere e l'assistente ecclesiastico.

Commissario straordinario, «con tutti i poteri di governo», è stato nominato Pier Francesco Pinelli, classe 1963, un ingegnere con esperienze di consulente organizzativo in campo manageriale. Sarà affiancato da Maria Amparo Alonso Escobar, ora responsabile dell'advocacy di Caritas Internationalis (CI), e dal gesuita Manuel Morujao per l'accompagnamento personale e spirituale dello staff. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno, che ha colto di sorpresa anche i partecipanti alla plenaria di Caritas Internationalis riuniti lunedì e martedi a Villa Aurelia, a Roma, ai quali il cardinale Tagle - non senza applausi da parte dei presenti - ha letto il provvedimento papale.

Il porporato filippino, ex arcivescovo di Manila ed ex prefetto di Propaganda Fide, oltre ad essere uno dei prelati più vicini all’attuale pontificato, era considerato anche uno dei “papabili” in un futuro Conclave.

Il decreto firmato ieri da Bergoglio, che dispone «una revisione dell'attuale assetto normativo al fine di renderlo più adeguato alle funzioni statutarie dell'Ente, nonché preparare quest'ultimo alle elezioni da svolgersi durante la prossima Assemblea generale», prevista per maggio 2023, è l'esito della valutazione sull'operato della direzione di CI da parte di una commissione indipendente di esperti, incaricata dal Dicastero per lo Sviluppo umano integrale - competente sull'organismo caritativo -, «sebbene la gestione finanziaria sia corretta e gli obbiettivi di raccolta fondi siano stati raggiunti». Della commissione facevano parte lo stesso Pinelli e gli psicologi don Enrico Parolari e Francesca Busnelli.

La verifica, condotta nel corso dell'anno, riguardava «l'organizzazione e il benessere lavorativo del Segretariato Generale di CI e l'allineamento con i valori cattolici della dignità umana e del rispetto per ogni persona», fa sapere il Dicastero. Invitato a partecipare il personale di CI, ma anche ex dipendenti e collaboratori. «Dal lavoro svolto non sono emerse evidenze rispetto a cattiva gestione finanziaria o comportamenti inappropriati di natura sessuale - spiega ancora il Dicastero -, ma al tempo stesso sono state evidenziate tematiche e aree che richiedono attenzione urgente. Sono state rilevate carenze relative alle procedure di gestione con effetti negativi anche sullo spirito di squadra e sul morale del personale».

Sempre secondo il Dicastero, ora presieduto dal cardinale gesuita Michael Czerny, «la nomina di un commissario straordinario per CI non avrà impatto sul funzionamento delle organizzazioni membro e il servizio della solidarietà globale da loro promosso, anzi servirà a rafforzarlo». Compito del commissario, che «agirà d'intesa con il Dicastero», sarà anche «l'aggiornamento degli Statuti e del Regolamento di Caritas Internationalis, per una loro maggiore funzionalità ed efficacia», si legge nel Decreto. E nella preparazione della prossima Assemblea, sarà affiancato dal cardinale Tagle, «che si occuperà particolarmente di curare i rapporti con le Chiese locali e con le organizzazioni membro di Caritas Internationalis».

Nel comunicato diffuso dal Dicastero per lo Sviluppo Umano il cardinale Czerny, afferma che «negli anni più recenti abbiamo visto aumentare notevolmente i bisogni delle molte persone che Caritas assiste», ed è quindi «indispensabile che Caritas Internationalis sia ben preparata ad affrontare queste sfide. Papa Francesco ci invita a considerare ‘la missione che la Caritas è chiamata a svolgere nella Chiesa... La carità non è una sterile prestazione oppure un semplice obolo da devolvere per mettere a tacere la nostra coscienza», ma »è l’abbraccio di Dio nostro Padre ad ogni uomo, in modo particolare agli ultimi e ai sofferenti».

Nel leggere il testo del Decreto papale, il cardinale Tagle ha spiegato ai delegati presenti il significato della decisione del Papa: «Vorrei assicurarvi che non si tratta, non si tratta, non si tratta – ha ripetuto tre volte il porporato - di molestie o abusi sessuali. Non si tratta, ancora una volta, di cattiva gestione del denaro. Non si tratta di questo. Il Decreto indica chiaramente il suo intento». Tagle ha espresso la sua gratitudine al segretario generale, Aloysius John, assente in aula, ai membri del Consiglio Esecutivo e a tutti i vertici che, ora, con il provvedimento papale, decadono. «Questa – ha aggiunto il cardinale - è una chiamata a camminare umilmente con Dio e a un processo di discernimento, affrontando le nostre mancanze di libertà e seguendo lo Spirito di libertà. Allo stesso tempo, è un camminare insieme, con culture diverse, nelle loro espressioni uniche di umanità».

Tagle ha anche menzionato «le crescenti sfide che la Caritas continua ad affrontare nel prendersi cura dei poveri e degli emarginati in tutto il mondo. Per questo – ha detto -, il Decreto prevede che il Segretariato sia preparato ad assistere voi membri e a operare in modo coerente con le migliori pratiche e i valori del Vangelo».

A margine dell’assemblea, il neo commissario Pinelli a Vatican News ha ringraziato il Papa «per la fiducia» e ha spiegato che la sua intenzione, in questo nuovo ruolo, è di «voler, insieme a tutte le persone di Caritas Internationalis, avviare processi di riconciliazione e di miglioramento che possano portare frutti nel lungo periodo per questa associazione che vive da 70 anni». Per l’amministratore temporaneo si tratta piuttosto di «un check-point per migliorare ciò che di ottimo già esiste. Mi approccio con serenità e umiltà» a questo nuovo servizio e ha spiegato che il primo obiettivo sarà quello di «lavorare insieme» con le persone del Segretariato e tutti coloro che partecipano attivamente alla vita di Caritas «per costruire un clima di fiducia e collaborazione».

 
 
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