Se guardo a oltre 25 anni di vissuto pastorale, e in modo speciale agli ultimi 10 anni in cui mi sono impegnato di più nel campo della pastorale relazione tra amore di coppia e dintorni, penso di aver accumulato abbastanza esempi nella testa per formulare una domanda collettiva: perché l’amore fallisce così spesso? Non parliamo ancora di matrimoni sacramentali e di corse dagli avvocati e verso i cavilli per trovare una (im)probabile nullità… rimaniamo per ora a un livello molto basic. Perché le relazioni falliscono? A far parlare l’esperienza, anzi, le esperienze che ho potuto vedere e, a volte, accompagnare, non posso dare una risposta univoca.
Sappiamo che le cause sono tante quanto le relazioni. Non aveva tutti i torti Tolstoj quando sentenziava all’inizio di Anna Karenina: «Tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo». (Ok ok... non sono d’accordo con la prima parte dell’affermazione. D’altronde, credo, nemmeno Lev, pena dormire sul divano senza cena e rigorosamente fuori casa nel gelo siberiano). Insomma, ogni relazione che fallisce ha i suoi intrighi, intoppi e dinamiche: per l’ingerenza dei genitori, o per problemi economici, o ancora a causa di un licenziamento inatteso, o per una cotta improvvisa, ecc.
Ma ritorno al titolo di queste righe, perché credo mi permetta di vedere una causa che è spesso, se non sempre, a monte di un amore che muore. Hollywood ci propone modelli d’amore passionali – e, bisogna dirlo, a giudicare dai box office: spesso appassionanti – ma raramente ci racconta l’amore nella durata, nel quotidiano. In ogni caso, non che io ce l’abbia con Hollywood, era solo per creare un contrasto con il “Holy Wood” (= il sacro legno) della Croce di Gesù.
È qui il grande contrasto: gli amori muoiono perché si crede che l’amore sia aggiungere l’altro come ingrediente alla mia formula di benessere personale. Mentre, il “Holy Wood” ci insegna che l’amore è dare la propria vita per la persona amata. Ecco, molto brevemente e provocatoriamente: la Croce di Gesù ci dà una grande lezione d’amore: in ogni amore che muore, c’è una persona (o entrambe le persone) che ha/hanno rifiutato di morire a se stessi. Al contrario, in ogni amore che vive, ci sono due che hanno capito la lezione del Crocefisso e hanno crocifisso l’ego. Sono degli infelici? A giudicare dalle tante esperienze riuscite che ho incontrato, mi pare proprio l’opposto!