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venerdì 04 ottobre 2024
 
Fedeltà
 

«L'ho tradito e pregato di restare. Poi una sera è tornato... senza spiegazioni»

03/10/2022  «Me lo sono ritrovato nel letto, senza parole. Diceva che non mi poteva perdonare. Non ho saputo dirgli niente. L’ho solo abbracciato. Dovevo forse chieder spiegazioni?» Il caso e il parere di Mariateresa Zattoni consulente familiare

Una sera me lo sono ritrovato nel letto, senza parole. Lui se n’era andato, dicendo che non poteva perdonare il mio tradimento. E io per mesi l’ho supplicato di rimanere... di perdonarmi... Gli spiegavo che si era trattato solo di qualche bacio... ma lui impazziva, diceva che gli avevo rovinato la vita... Ma ieri sera, ho visto lo sguardo trionfante di nostro figlio sedicenne (che sapeva, evidentemente!) e... non ho saputo dirgli niente. L’ho solo abbracciato. Dovevo forse chieder spiegazioni a mio marito che è tornato furtivamente?

RITA

Ma quali spiegazioni, cara Rita! La sua presenza nel letto matrimoniale non è già una “spiegazione”?! Hai fatto bene a mostrargli la tua sorpresa e la tua gioia. Con la complicità di vostro figlio che non vedeva l’ora, evidentemente, di riavere la sua famiglia riunita... Vedi, Rita, il perdono – o meglio, la volontà di perdonare – scava gallerie buone nel profondo della nostra anima, finché emerge come un fiume carsico che porta in superficie acqua buona, l’acqua della vita. Forse il primo a essere stupito era tuo marito stesso, forse si è detto: “Ma quanto tempo ci ho messo a perdonarla”, ha magari scoperto quanto aveva bisogno di te e quanto il tuo pentimento fosse sincero, nonostante tutti i dubbi che prima lo tenevano prigioniero. E poi la scelta del “luogo” del perdono è quanto mai significativa: hai mai pensato che il “lettone” benedetto dal sacramento delle vostre nozze, fosse in qualche modo un “luogo sacro”? Nella tua lunga lettera mi racconti che hai pregato molto perché questa riconciliazione accadesse, hai riscoperto la strada della fede che “sposta le montagne”. Questo “ritorno furtivo” è il frutto buono dell’albero buono che è il vostro amore, ritrovato. Le parole verranno dopo, ma non le parole inutilmente interrogative (“allora, mi hai davvero perdonato? E perché ci hai messo così tanto? Sei sicuro di questo ritorno?” Ecc. ecc.) ma le parole buone di riconoscenza, cioè di una ri-conoscenza nuova. Di voi due. È il momento di scoprire, insieme, che ora vi conoscete meglio, che il vostro legame è diventato più forte, perché ha resistito alle tempeste!

(foto in alto: iStock)

 
 
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