La vita media è destinata ad allungarsi. E nel 2030 toccherà la soglia dei 90 anni per le donne. Gli uomini si attesteranno a 85 anni di aspettativa di vita, con una riduzione della distanza dalla componente femminile. Le più longeve saranno le coreane, seguite da francesi, giapponesi, spagnole e australiane, mentre le italiane si attesteranno al nono posto dopo le portoghesi e le slovene. La stima arriva dai ricercatori dell'Imperial Colle di Londra e dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in uno studio sui 35 paesi industrializzati pubblicato sulla rivista Lancet. L’aumento della vita sarà del 65% per le donne e dell'85% per gli uomini nel 2030. Il Giappone perderà il suo attuale primato, mentre gli Stati Uniti saranno il paese con i risultati peggiori.
Per gli uomini c'è invece il 95% di probabilità che la loro aspettativa di vita in Corea del Sud, Australia e Svizzera superi gli 80 anni entro i 2030, e del 27% oltre gli 85 anni. Una neonata venuta al mondo a Seul nel 2030 può aspettarsi di vivere 90 anni e otto mesi – contro gli 84 e due mesi per una bebè nata nella stessa città nel 2010. Grandi miglioramenti sono previsti anche per gli uomini dei paesi dalle economie emergenti, come Ungheria e Slovenia, così come di Danimarca e Irlanda. Usa, Giappone, Svezia, Grecia, Macedonia e Serbia registreranno invece, secondo le stime, i minori miglioramenti in termini di aspettativa di vita, per entrambi i sessi. «Tradizionalmente gli uomini hanno stili di vita meno sani, e per questo un'aspettativa di vita minore» commenta Majid Ezzati, coordinatore dello studio.
«Fumano e bevono di più, sono vittime più spesso di incidenti stradali e omicidi. Ma gli stili di vita stanno diventando più simili tra i due sessi, e così anche la loro longevità». Gran parte dell'aumento dell'aspettativa di vita è dovuto al miglioramento delle condizioni degli over 65. In Corea del Sud, così come prima in Giappone, a fare la differenza è stato prima il calo delle morti per infezioni in adulti e bambini, e poi in tempi più recenti la migliore gestione delle malattie croniche. Il paese asiatico inoltre ha l'indice di massa corporea e di pressione più basso della maggior parte dei paesi occidentali, un basso livello di fumo tra le donne e ha ridotto le differenze di salute tra i sessi per tumore e malattie cardiovascolari. L'aspettativa di vita è invece più bassa in quei paesi con mortalità più alta tra i giovani adulti, più fattori di rischio per le malattie croniche e sistemi sanitari meno efficaci. Negli Usa ad esempio l'aspettativa di vita alla nascita è già la più bassa di molti altri paesi ricchi, e si stima che peggiorerà ancora.