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domenica 18 maggio 2025
 
Educazione
 

Lavori domestici: in Finlandia si insegnano a scuola

11/05/2015  In Finlandia, a scuola, è obbligatoria per maschi e femmine l'economia domestica: insieme imparano a cucinare, stirare e gestire una casa. Le opinioni di due giornaliste a confronto su questo tema.

Economia domestica anche per i maschi: perché sì

Economia domestica anche per i maschi: perché no

Orsola Vetridi Orsola Vetri Renata Madernadi Renata Maderna

Una legge del 1963 istituì, riformando le scuole medie, una materia che si chiamava Applicazioni tecniche. Era un momento in cui maschi e femmine si dividevano e seguivano lezioni specifiche perché si pensava che i due sessi dovessero ricevere educazioni manuali differenti.
I maschi facevano costruzioni in compensato, imparavano a usare il martello, progettavano impianti elettrici. Insomma da un certo punto di vista si divertivano più delle coetanee
Le ragazzine, infatti, anche quelle che non erano portate si trovavano a fare lavori tipicamente femminili come il lavoro a maglia, il cucito, l'uncinetto e se erano fortunate la cucina. 

Quando, nel 1979, si decise di abolire questa forma, effettivamente ormai superata e sotto certi aspetti ingiusta, di così netta divisione dei ruoli si passò a rendere obbligatoria per maschi e femmine una materia che da allora si chiama Educazione tecnica. Ma che di pratico ha ormai poco e, salvo l'eccezione di rari e preziosi professori, è spesso infarcita di tanta teoria (esiste persino un carissimo libro da acquistare) e non abbastanza pratica. Si è trattato di un tentativo di uniformare le attività manuali da insegnare a maschi e femmine. Ma, per la mancanza di coraggio di istituire l'insegnamento dei lavori domestici anche ai ragazzi , della fatale decisione che non li imparassero più neanche le femmine.


Grave errore perché sapere come mandare avanti una casa è utile a maschi e femmine ed è per questo che mi piace il fatto che in Finlandia nelle scuole è invece obbligatoria proprio quella materia che secondo me dovrebbe sostituire entrambe le formule italiane: la semplice economia domestica. Quella che in Italia è stata insegnata, solo alle ragazze, dal 1963 al 1979 e che è poi stata abolita.

Stirare, cucinare, fare la spesa e rammendare.. perché non devono impararlo tutti insieme. Sin da piccoli entrambi i sessi. Avremmo, quando sono grandi,  adulti meno imbranati, forse meno dipendenti dalle mamme (e questo vale anche per le ragazze) e capaci di badare a se stessi.

E poi smetteremmo di parlare sempre di donne multitasking... perché per par condicio anche gli uomini potranno con orgoglio definirsi tali.

E’ sufficiente essere stati qualche volta in Finlandia per non farsi prendere dalla meraviglia di fronte alla notizia che  l’economia domestica faccia parte del programma della scuola dell’obbligo per gli studenti dai 13 ai 15 anni. Tutti, maschi compresi, devono imparare a pulire e cucinare e anche a stirare. Non a caso la materia viene insegnata da oltre trent’anni in un Paese dove era  esperienza comune  già 40 anni fa vedere in giro papà con le carrozzine e i passeggini o giocare al parco con i figli mentre le mogli erano a lavorare. Il permesso di paternità, infatti, lì è cosa ovvia e non certo una scelta da segnare a dito come una notizia, come accade in Italia.

 Ecco dunque un’altra buona pratica da esportare e copiare per cercare di evitare il divario, ancora profondo, tra l’apporto femminile e maschile nei lavori di casa? Sicuramente sì  (anche perché anche le ragazze non imparano più questa, che alla fine è un’arte, da mamme a loro volta impegnate nella frenetica competizione quotidiana tra lavoro e famiglia), ma non facciamo dell’asse da stiro il simbolo dell’uomo perfetto!  A guardarsi in giro sono ben altre le doti maschili di cui si sente il bisogno, dalla capacità di assumersi responsabilità e prendere decisioni al coraggio di affrontare situazioni difficili e potenzialmente rischiose, dalla resilienza di fronte alle tensioni e alle difficoltà alla coerenza educativa di fronte all’adolescenza dei figli,  dall’autorevolezza, che è conscia delle proprie  fragilità ma la sa tenere a bada, all’equilibrio, che non ha bisogno di nutrirsi di continue conferme e adulazioni.

 Ma forse tutto questo è più difficile da insegnare a scuola e, soprattutto, chiede molta più fatica di quella richiesta per stirare una camicia…

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