Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 28 aprile 2025
 
ARTE
 

«Le nostre bottiglie nel Canal Grande contro l'inquinamento della plastica»

05/08/2019  Helidon Xhixha parla del significato di The Twin Bottles: Message in a Bottle, le due enormi sculture galleggianti realizzate con Giacomo Jack Braglia a Venezia: un provocatorio messaggio ambientalista.

Helidon Xhixha e Giacomo Jack Braglia
Helidon Xhixha e Giacomo Jack Braglia

Due bottiglie galleggiano sul Canal Grande di Venezia: non sono però come quelle che, purtroppo, ogni tanto affiorano nella laguna, come in tutti i mari del mondo. Sono anzi un monito alla stupidità umana che riversa ogni giorno tonnellate di plastica in acqua. L’installazione è stata realizzata da due geniali artisti: Helidon Xhixha e Giacomo Jack Braglia. Il primo, 49 anni, albanese da decenni residente in Italia, dove si è fatto conoscere soprattutto con la sua opera Iceberg, denuncia contro lo scioglimento dei ghiacci presentata alla Biennale Arte del 2015, ha modellato l’acciaio tramutandolo nelle due bottiglie; il secondo, 23 anni, svizzero, ha rivestito una delle due sculture con le sue fotografie esposte al padiglione della Siria alla Biennale Arte che ritraggono l’inquinamento in varie forme, donando così alle immagini una spazialità molto suggestiva.


Anche questa è un’opera di denuncia, dunque, che per Xhixha ha un significato particolare: suo padre è stato uno degli artisti di punta del regime comunista albanese e per tutta la sua vita è stato costretto a realizzare solo opere di propaganda. «A me invece ha sempre ripetuto che l’arte deve raccontare la realtà e lo deve fare emozionando. Lo scultore poi ha il grande privilegio di poter dar vita alla materia Ora non c’è più e io cerco ogni giorno di far tesoro della sua lezione. Non credo che l'arte contemporanea debba essere riservata a pochi iniziati. L'arte è da sempre sinonimo di bellezza e la bellezza deve essere accessibile a tutti».

L'opera è nata da una passione che accomuna di Xhixha e Braglia: le immersioni. «Ovunque vediamo sui fondali scarti industriali, pneumatici, mobili e tanta, tantissima plastica. Di questo passo è stato calcolato che nel 2035 ci sarà nei mari più plastica che pesci», ammonisce l'artista.


L’installazione è visibile di fronte all’Arsenale fino al 25 agosto, quando sarà spostata fino al 1° settembre davanti a Palazzo Ca’ Vendramin Calergi in occasione della regata storica. Il viaggio delle due bottiglie proseguirà poi in Svizzera e nei principali laghi italiani.

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo