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domenica 06 ottobre 2024
 
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"Il futuro che vogliamo": l'Italia post-Covid ridisegnata dai ragazzi

20/11/2020  L'Unicef ha promosso un sondaggio rivolto a circa duemila giovani fra 15 e 19 anni di tutto il Paese, con domande elaborate da un gruppo di loro coetanei. Dalle risposte ricevute è nato un Manifesto in dieci punti con le aspirazioni degli adolescenti su temi fondamentali, dalla scuola alla salute all'ambiente.

 "Se sogni un futuro migliore, realizzalo ogni giorno. Il cambiamento comincia da te!": è lo slogan che anima "The future we want" (il futuro che vogliamo), il manifesto degli adolescenti per progettare il post-Covid in Italia, promosso dall'Unicef in occasione della Giornata mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza che ricorre oggi, 20 novembre. I ragazzi non vogliono più essere semplicemente spettatori, ma protagonisti di ciò che che succede intorno a loro. Vogliono far sentire la loro voce e provare a dare il loro contributo per migliorare ciò che non va. Grazie al sopporto dell'agenzia Onu per l'infanzia, un gruppo di ragazzi tra i 15 e i 19 anni si sono incontrati online e, seguendo un metodo partecipatico, hanno elaborato un questionario di domande rivolto ai loro coetanei. E' nato così un sondaggio al quale hanno preso parte circa duemila adolescenti di tutta Italia. Dall'elaborazione delle risposte,  è scaturito un Manifesto composto da dieci punti, dieci aspirazioni e suggerimenti rivolti alla società e alle istituzioni su temi di particolare rivelavanza, dal diritto all'istruzione alla salute, dalle relazioni familiari e sociali alla cura dell'ambiente.

Ecco qui sotto il Manifesto integrale:

1 Immaginiamo un futuro più attento ai bisogni e alle aspirazioni di tutti e vorremmo partecipare attivamente alla sua costruzione.

2 Vorremmo avere più tempo per coltivare le relazioni familiari e con le persone a cui teniamo. Chiediamo più opportunità di dialogo e maggiore bilanciamento dei tempi vita-scuola-lavoro.

3 Vorremmo più eventi e luoghi di ritrovo per vivere i nostri amici e le nostre comunità, ma anche più tempo da dedicare agli altri per costruire una società più giusta ed equa.

4 Diciamo no alla discriminazione e all’hate speech! Superiamo le disparità legate all’origine, alla disabilità e al genere e supportiamo chi vive situazioni di particolare vulnerabilità.

5 Diciamo no alla violenza domestica, abbiamo tutti lo stesso diritto di vivere in un posto sicuro! Abbiamo bisogno di più formazione a scuola su questi temi e più servizi di ascolto e supporto.

6 Abbiamo tutti uguale diritto all’istruzione, torniamo a scuola ma riconosceteci la possibilità di partecipare! Coinvolgeteci nella definizione del calendario scolastico e garantite classi di recupero per gli studenti con difficoltà di apprendimento. Abbiamo bisogno di più borse di studio e di un’integrazione del bonus cultura per chi si trova in difficoltà economiche.

7 Le attività extra-curriculari sono importanti per noi. Sconti e bonus dovrebbero essere estesi all’ambito socio-ricreativo. Campus sportivi e artistici dovrebbero essere gratuiti e aperti a tutti, ma soprattutto per chi ha problemi economici.

8 Il sistema sanitario pubblico, gratuito e accessibile per tutti, è una garanzia, difendiamolo! Agiamo sulla prevenzione per assicurare il benessere di tutti: mantenendo stili di vita salutari, promuovendoli nelle scuole e prestando attenzione alle interrelazioni tra salute e ambiente.

9 Prendiamoci cura dell’ambiente diminuendo i consumi e gestendo lo smaltimento dei rifiuti. Ognuno di noi può contribuire al benessere del nostro pianeta! Tante piccole azioni sono sufficienti a ridurre l’impatto del cambiamento climatico sull’ambiente e sulle persone.

10 Siamo nativi digitali. Per avere tutti uguali possibilità di accesso alle informazioni e ai servizi chiediamo più investimenti per ridurre il digital divide ma niente sostituisce per noi le relazioni umane.

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