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domenica 10 dicembre 2023
 
In Famiglia
 

Mentre i figli si perdono nei social i genitori sembrano rassegnati

21/07/2023  Una nostra lettrice, ci scrive perché preoccupata degli effetti che i social hanno sui giovanissimi e la loro spinta ad emulare comportamenti e azioni a volte dannosi.

Negli ultimi mesi molte notizie dei media hanno raccontato di giovanissimi persi dentro le loro vite online. Comportamenti a rischio messi in atto per emulare le imprese di qualche influencer, sfide estreme in cui può anche scappare il morto, modi di presentarsi e rappresentarsi nei social così estremi da evocare addirittura il rischio di pedopornografia, comportamenti alimentari molto problematici agiti per avere un corpo ritenuto desiderabile, anche se malsano. Vedo molti genitori indifferenti o rassegnati, come se questa tendenza non fosse né educabile né modificabile. Lei che cosa ne pensa?

BRIGITTE

 

Cara Brigitte, hai ragione. La situazione ci sta davvero sfuggendo di mano. A noi genitori così come ai nostri figli. Negli Stati Uniti, Il General Surgeon, ovvero la figura più autorevole nel settore della sanità pubblica, ha lanciato un allarme chiedendo a tutti (famiglia, scuola e sanità) di promuovere azioni preventive ed educative per arginare il declino della salute mentale degli adolescenti per la quale nel suo rapporto vede nella frequentazione dei social un serio fattore di rischio.

Nel suo documento, che ha avuto eco su scala mondiale, il General Surgeon afferma che i social media rappresentano un pericolo significativo di danno per la salute dei soggetti in età evolutiva e non sono un ambiente sicuro per la salute dei minorenni. In particolare, si evidenzia che i bambini e gli adolescenti che spendono più di tre ore al giorno sui social media affrontano un rischio doppio di sviluppare problemi di salute mentale, inclusi sintomi di depressione e ansia.

Lo affermano in modo molto chiaro ed esplicito anche L. Dalla Ragione e R. Vanzetta che nel loro testo Social Fame. Adolescenza, social media e disturbi alimentari (Il Pensiero Scientifico Editore) mettono in evidenza come ogni giorno i nostri figli si trovano esposti a milioni di immagini riguardanti l’estetica del corpo, l’alimentazione e la ricerca di un corpo perfetto.

Questa sovrabbondanza di immagini e di modelli di perfezione irraggiungibile vede nei giovanissimi un sottogruppo particolarmente vulnerabile, e come scrivi tu, Brigitte, può facilitare l’adozione di comportamenti scorretti o francamente patologici e la predisposizione a disturbi di varia natura. Le stesse sfide estreme – pericolosissime – sono spesso messe in atto per ottenere una popolarità social, senza considerare i rischi e le implicazioni che da esse derivano. Facciamo molta, molta attenzione alle vite online dei nostri figli.

 
 
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