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venerdì 21 marzo 2025
 
Alberto Pellai consiglia
 

Bambini dislessici: «Mio figlio, che rabbia incontrollabile a scuola! Ma un certificato non mi basta...»

15/07/2022  «Mio figlio frequenta le elementari: bravo nell'orale, ma con tante difficoltà nello scritto, ha frequenti sfoghi d'ira. Le insegnanti mi hanno consigliato un test per la dislessia. Ma io sono perplessa, penso che potrebbe demotivarlo...» Leggi la risposta di Alberto Pellai

Le maestre del mio terzo figlio, che frequenta la seconda elementare, mi hanno invitato a considerare di sottoporre il bambino a un test per valutare se è portatore di Dsa. Il bambino è molto bravo nell’orale, ma ha gravi lacune sulla grafia che chiaramente diventano importanti nello svolgimento di un dettato.  Inoltre manifesta ogni tanto reazioni di ira incontrollata, con atti di violenza o di totale rifiuto delle attività.

Sicuramente è la storia del cane che si morde la coda: non riesco a fare come gli altri, e quindi accumulo una rabbia che non riesco a gestire. Cerchiamo di aiutarlo, rielaborando con lui i fatti, ma ad oggi la soluzione non l’abbiamo ancora trovata.

Io sono scettica sulle certificazioni, temo che possano demotivare i bambini a superare i propri limiti.

Le chiedo un suo parere riguardo questi test per le certificazioni: a me sembra che a volte vengano proposti quando la scuola non riesce a gestire gli alunni che rimangono indietro. Io penso che un percorso formativo e didattico individuale e personalizzato sarebbe una soluzione meravigliosa per tutti, ma alla fine tutti optano per test e certificazioni.

CARLA

— Cara Carla, le insegnanti hanno fatto molto bene a proporre l’iter diagnostico per verificare se il tuo bambino sia portatore o meno di un Dsa. La certificazione del bambino – ciò che tu sembri temere – segue a una valutazione approfondita che si basa su test standardizzati. È bene sapere che un bambino dislessico è tanto intelligente quanto tutti gli altri, anzi, a volte ancora di più perché sviluppa competenze compensative che servono a mitigare l’impatto derivante dalla sua incapacità a svolgere le funzioni di lettura e/o scrittura secondo le modalità che contraddistinguono la maggioranza dei bambini. Ma se un bambino fatica a leggere, non significa che fatichi a comprendere.

Ci sono modalità alternative e compensative a disposizione dei bambini con Dsa che permettono loro di arrivare alla stessa qualità di apprendimento di tutti i loro compagni. Semplicemente, per arrivare al traguardo, si segue un altro percorso. Ma il risultato è esattamente lo stesso. Riconoscere precocemente un bambino con Dsa, attraverso un adeguato iter diagnostico, non significa facilitarne o limitarne l’apprendimento bensì l’esatto contrario.

Ovvero permettergli di poter ottenere il massimo dai suoi sforzi e impegni di studio. Altrimenti ci si ritrova con un bambino che ce la mette tutta e non ce la fa semplicemente perché il suo bisogno di apprendimento individualizzato non è stato riconosciuto. In questo caso l’esperienza scolastica diventa demoralizzante e un bambino potrebbe trovarsi intrappolato nella rabbia e nella frustrazione proprio come succede al tuo, condizione che ha spinto le maestre a consigliarti di approfondire la conoscenza dei suoi bisogni

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