«Non voglio indurire il mio cuore alla sofferenza degli altri. Voglio continuare a dire “pace” quando tutti dicono “guerra”». È passato un mese dall’inizio della guerra in Terra Santa e per Noa sono giorni di ansia e terrore. La cantante israeliana, infatti, vive in un kibbutz non molto distante da quelli colpiti da Hamas il 7 ottobre.
La sua testimonianza, raccolta in un’intervista a Credere sul numero in edicola da giovedì 9 novembre e in parrocchia da domenica 12, e disponibile su edicolasanpaolo.it, è profonda e toccante. «Ero a casa e i miei figli, grazie a Dio, non erano a quella maledetta festa in cui i terroristi massacravano i giovani. Non ci sono parole per descrivere lo shock e il fiume infinito di lacrime...».
Da sempre impegnata per il dialogo interreligioso e per la pacifica convivenza tra ebrei e musulmani in Medio Oriente, Noa rifiuta di lasciarsi ingabbiare nella logica del fanatismo: «Non c’è un minuto in cui non penso alle persone innocenti di Gaza. Basta uccisioni e violenze in nome di Dio. La volontà di Dio è che tutte le vite siano trattate con gentilezza ed equità, che vengano nutrite e curate: siamo tutti figli e creature di Dio».
Del tutto consapevole dell’importanza di esprimere sempre un’opinione informata, e di non cadere nella trappola dell’estremismo e del sensazionalismo incoraggiati dai social media, Noa lancia un sentito appello per la fine delle atrocità: «C’è bisogno di un intervento internazionale immediato: un’escalation qui potrebbe portare a una guerra mondiale! Il mondo ci deve aiutare a riportare indietro sani e salvi gli ostaggi: 225 persone innocenti, tra cui neonati e anziani». E subito aggiunge: «Occorre trovare una soluzione per Gaza, con l’aiuto di tutti, compreso l’Egitto: cercare una via giusta per il popolo palestinese e israeliano che consenta a tutti di vivere in dignità, sicurezza e prosperità. L’unica soluzione per noi è “due Stati per due popoli”, fianco a fianco».
Trovi l’intervista completa a Noa, a firma Donatella Ferrario, sul numero di Credere 46 in edicola da giovedì 9 novembre e da domenica 12 in parrocchia, e disponibile su edicolasanpaolo.it
(immagine di testata di ANSA)