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mercoledì 19 marzo 2025
 
Denatalità
 

Culle vuote, nuovo record negativo di nascite dall'Unità d'Italia

13/07/2020  È quanto evidenzia il Bilancio demografico nazionale 2019 dell'Istat. La diminuzione delle nascite è di oltre 19 mila unità rispetto al 2018. È progressiva anche la diminuzione del numero di stranieri nati in Italia. È di +16,1% l'aumento di cittadini cancellati dalle anagrafiche che vanno all'estero.

Nuovo minimo storico di nascite dall'Unità d'Italia, lieve aumento dei decessi e più cancellazioni anagrafiche per l'estero. È quanto evidenzia il Bilancio demografico nazionale 2019 dell'Istat. La diminuzione delle nascite (-4.5%) è di oltre 19 mila unità rispetto al 2018: nel 2019 sono stati iscritti in anagrafe per la nascita 420.170 bambini. È di +16,1% l'aumento di cittadini cancellati dalle anagrafiche che vanno all'estero: nel 2019 le cancellazioni di cittadini trasferitisi all'estero sono state 182.15.

Il record negativo di nascite dall'Unità d'Italia registrato nel 2018 - spiega l'Istituto nazionale di Statistica - è di nuovo superato dai dati del 2019: gli iscritti in anagrafe per nascita sono appena 420.170, con una diminuzione di oltre 19 mila unità sul 2018 (-4,5%). Il calo si registra in tutte le ripartizioni, ma è più accentuato al Centro (-6,5%). I fattori strutturali che negli ultimi anni hanno contribuito al calo delle nascite sono noti e si identificano nella progressiva riduzione della popolazione italiana in età feconda, costituita da generazioni sempre meno numerose alla nascita - a causa della denatalità osservata a partire dalla seconda metà degli anni Settanta - non più incrementate dall'ingresso di consistenti contingenti di giovani immigrati.

Negli ultimi anni si assiste anche a una progressiva diminuzione del numero di stranieri nati in Italia, così che il contributo all'incremento delle nascite fornito dalle donne straniere, registrato a partire dagli anni duemila, sta di anno in anno riducendosi. Nel 2019 il numero di stranieri nati in Italia è pari a 62.944 (il 15% del totale dei nati), con un calo di 2.500 unità rispetto al 2018 (-3,8%).Il peso percentuale delle nascite di bambini stranieri sul totale dei nati è maggiore nelle regioni dove la presenza straniera è più diffusa e radicata: nel Nord-ovest (21,1%) e nel Nord-est (21,2%). Un quarto dei nati in Emilia-Romagna è straniero (25,0%), in Sardegna solo il 4,3%. Il tasso di natalità del complesso della popolazione residente è pari al 7,0 per mille. Il primato è detenuto dalla provincia autonoma di Bolzano (9,9 per mille) mentre i valori più bassi si rilevano in Liguria (5,7 per mille) e in Sardegna (5,4 per mille).

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