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sabato 14 settembre 2024
 
 

Oltre 100 morti a Gaza, fra la calca e gli spari degli israeliani

29/02/2024  Hamas accusa Israele di "massacro", ma molte vittime sarebbero state provocate dalla ressa attorno ai camion che portavano aiuti umanitari. Due israeliani uccisi in Cisgiordania.

Ancora scene di orrore da Gaza. Con morti e feriti. Ma ancora una volta ci sono versioni contrastanti sullo svolgimento dei fatti.

Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas afferma che almeno 107 palestinesi sono stati uccisi e altri 760 sono rimasti feriti mentre aspettavano gli aiuti umanitari vicino a al-Rashid Street, a sud di Gaza City. Il   ministero ha incolpato le forze israeliane e i media palestinesi hanno citato fonti mediche che hanno affermato che le forze israeliane hanno sparato sulla folla.

Secondo Israele invece   i soldati non sono responsabili della maggior parte delle vittime registrate oggi a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare Peter Lerner, spiegando che si sono verificati due incidenti separati, a centinaia di metri uno dall'altro. "Alle 4 di mattina un convoglio di 30 camion di aiuti ha superato il check-point dell'esercito nel Wadi Gaza ed in seguito è stato circondato da migliaia di persone. La folla è finita fuori controllo e decine di persone sono rimaste ferite o uccise nella calca, altre sono state travolte dai camion". I soldati hanno aperto il fuoco solo nel secondo episodio, "sentendosi minacciati da decine di civili”. Secondo fonti dell’esercito,  i palestinesi uccisi dal fuoco dei soldati israeliani sarebbero non più di una decina.

Un testimone oculare ha dichiarato alla BBC che la maggior parte delle vittime è stata causata dai camion che hanno investito le persone, non dagli spari israeliani.

Il presidente degli Stati Uniti Biden ha detto ai giornalisti alla Casa Bianca che gli Stati Uniti stanno "verificando la situazione in questo momento" e che ci sono "due versioni contrastanti di ciò che è accaduto”. In ogni caso Biden riconosce anche che l'incidente complicherà i negoziati con gli ostaggi.

La tragedia di Gaza è  stata commentata con parole incendiarie, come suo solito, dal ministro della Sicurezza nazionale israeliano di estrema destra, Itamar Ben-Gvir. Il ministro più estremista del governo Netanyahu ha dichiarato che la fornitura di aiuti umanitari ai palestinesi di Gaza mette in pericolo i soldati israeliani e deve cessare. "Oggi è stato dimostrato che il trasferimento di aiuti umanitari a Gaza non solo è una follia mentre i nostri ostaggi sono trattenuti nella Striscia... ma mette anche in pericolo i soldati dell'IDF", ha dichiarato Ben-Gvir, definendo le consegne "ossigeno per Hamas”. L'incidente è "un'altra chiara ragione per cui dobbiamo interrompere il trasferimento di questi aiuti", ha scritto su X.

Intanto dalla Cisgiordania arriva la notizia dell’uccisione di due israeliani, vittime di un attacco terroristico presso l’insediamento di Eli. Uno degli assalitori è stato ucciso dalle forze di sicurezza. Sempre a Eli, l’estate scorsa un attacco terroristico aveva provocato la morte di quattro israeliani.

 
 
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