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sabato 22 marzo 2025
 
 

Il Papa: «Insieme con gioia verso Cristo»

30/10/2013  «La Comunione dei santi», ha detto Francesco nel corso dell'udienza generale di mercoledi, «è una grande consolazione: ci dice che non siamo soli, che ci aiutiamo gli uni gli altri come in una grande famiglia»

Saluta a lungo i ragazzi della prima comunione. Prima di salire sulla papamobile e poi passare tra le due ali degli sbandieratori, papa Francesco si intrattiene con la piazza. Esultante come al solito, con striscioni e palloncini colorati, la folla si snoda fino a via della Conciliazione. E mentre si discute di aggiungere un'altra udienza, probabilmente il sabato, per dare risposta ai milioni di fedeli che hanno desiderio di essere vicini al Papa, Francesco riprende la sua catechesi del mercoledì.
Parla della Comunione dei santi, il Papa. «Una cosa consolante perché ci ricorda che non siamo soli, ma esiste una comunione di vita tra tutti coloro che appartengono a Cristo. Una comunione che nasce dalla fede. Il termine santi si riferisce a coloro che credono nel Signore Gesù e sono incorporati nella Chiesa mediante il battesimo. Per questo i primi cristiani erano chiamati "i santi"».
Papa Francesco parla dell'amore, «Cristo, una fornace ardente d'amore dove possiamo diventare un cuore solo e un'anima sola tra di noi. L'amore di Dio brucia i nostri egoismi, i nostri pregiudizi, l'amore di Dio brucia anche i nostri peccati. Se c'è questo radicamento nella sorgente dell'amore che è Cristo allora c'è l'esperienza della comunione fraterna».
Il Papa insiste ancora sull'unità: «L'essere uniti tra noi ci conduce a essere uniti con Dio, nostro Padre. La nostra fede ha bisogno del sostegno degli altri, specialmente nei momenti difficili. Se noi siamo uniti la fede viene forte. Quanto è bello sostenerci gli uni gli altri nell'avventura meravigliosa della fede». E mette in guardia dalla «tendenza a chiudersi nel privato che ha influenzato anche l'ambito religioso. Invece dobbiamo sostenerci. Chi di noi non ha sperimentato insicurezze, smarrimenti e persino dubbi nel cammino della fede? Tutti abbiamo sperimentato questo, anche io: è parte del cammino di fede. Tutto ciò non deve stupirci perché siamo essere umani segnati da fragilità. Non spaventarsi: tutti abbiamo limiti e fragilità. Ma in questi momenti spaventosi dobbiamo confidare nell'aiuto di Dio e trovare l'umiltà di aprirci agli altri per chiedere aiuto, per chiedere una mano». 
Torna l'immagine della famiglia: «In questa comunione - che vuol dire comune unione, tutti uniti -», spiega il Papa, «siamo una grande famiglia, dove tutti i componenti si autano e si sostengono tra loro.
Un altro aspetto, poi è quello della comunione dei santi che va al di là della vita terrena, va oltre la morte e dura per sempre. Va al di là e continua nell'altra vita: è una unione spirituale che nasce dal battesimo e non viene spezzata dalla morte, ma trova pienezza nella vita eterna grazie a Cristo risorto. C'è un legame indissolubile tra coloro che sono ancora pellegrini in questa terra e coloro che hanno varcato la soglia della morte. Una sola grande famiglia, questa comunione tra terra e cielo si realizza specialmente nella preghiera di intercessione. Abbiamo questa bellezza: la memoria della fede, una realtà che ci fa fratelli, che ci accompagniamo nel cammino della terra e ci ritroveremo in cielo». Un cammino da fare con gioia: «Un cristiano deve essere gioioso, la gioia di avere tanti fratelli battezzati che camminano con noi e fanno questa strada per andare in cielo e con l'aiuto di fratelli e sorelle che sono in cielo e ci aiutano. Avanti per questa strada e con gioia»

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