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giovedì 12 settembre 2024
 
Colloqui col Padre
 

«Professione medica: troppe lobby, va liberalizzata»

13/11/2019 

Sono una fedele lettrice e mi vorrei permettere una proposta al problema che si creerà fra qualche anno a proposito dei medici di base. Conosco bene la situazione, in quanto madre di una laureata in Medicina, facente parte dei duemila che si devono adattare con le sostituzioni.

Non sarebbe meglio liberalizzare la professione e, dopo aver conseguito la laurea, fatto il tirocinio nei reparti e l’abilitazione, consegnare loro il ricettario e se sono bravi lavorano altrimenti no? Probabilmente avremo tanti raccomandati a spasso e bravi medici in servizio e scomparirebbe la vergogna che il figlio del medico si mette al posto del padre. Nelle nostre strutture pubbliche ce ne sono tanti e senza un minimo imbarazzo... Certo, si dovrebbe eliminare la lobby medica, che è “restia” a rinnovarsi, come diceva il segretario della categoria.

MARIA

Carissima, pubblico la tua proposta così da sottoporla a chiunque sia interessato, in particolare i parlamentari, così da attuare un’eventuale riforma. Al di là della forma giuridica, mi sembra che la tua lettera sottolinei la necessità di guardare alla competenza e al merito.

Questo principio vale non solo nel campo della medicina di base, ma per ogni attività. D’altra parte, ai pazienti o, in genere, ai destinatari di certi servizi, importa soprattutto avere a che fare con persone che siano capaci nel loro lavoro e, nello stesso tempo, dotati di quel tratto di vera umanità che permette di instaurare una vera relazione. Questo è particolarmente importante quando si parla di salute, perché il sentirsi accolti, rassicurati e incoraggiati costituisce già una parte fondamentale della cura stessa.

 
 
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