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lunedì 24 marzo 2025
 
Nonni e nipoti
 

Se porto mio nipote in vacanza non gli mancherà la mamma?

10/08/2022  «Mia nuora mi lascia spesso il mio nipotino di un anno e insieme ci divertiamo davvero tanto. Adesso mi ha proposto di portarlo con me in vacanza da soli, ma temo sia ancora troppo presto. Cosa mi consiglia?» Leggi la risposta di Alberto Pellai

Ho un nipotino di un anno che viene un paio di volte alla settimana dai nonni, ci sta volentieri, gioca, mangia, dorme, tutto ok. Ho constatato che quando viene la mamma a prendere il bimbo, giustamente lui vuole andare dalla sua mamma. Ora mia nuora riprenderà il lavoro e mi ha chiesto se voglio andare al mare una settimana col nipotino. Io sarei felicissima di farlo, ma ho paura che il bimbo soffra il distacco dai genitori, vorrei un suo consiglio: si può allontanare il bimbo cosi piccolo per una settimana dai genitori? Io ho paura di provocargli un problema, con la mancanza dei genitori, cosa mi può consigliare?

LAURA

— Cara nonna Laura, la ripresa del lavoro della mamma comporterà per il suo nipotino l’apprendimento dell’abitudine a separarsi dalla propria figura di attaccamento per un tempo consistente della giornata. Per i bambini non è un passaggio facile, ma tutti lo attraversano. È un passaggio necessario perché permette al bambino di uscire dalla profonda e intensa simbiosi protettiva che vive nei primi mesi della sua vita, quando la mamma per lui non è solo un genitore, ma è tutto.

Ovvero è un corpo che lo nutre, una vicinanza che lo fa sentire protetto, un’attenzione e disponibilità emotiva che rimangono sempre e costantemente sintonizzati con i suoi bisogni Crescere, per un bambino di un anno, vuol dire cominciare a conquistare la dimensione di autonomia che gli permetta di sentirsi capace di “stare” nella vita anche quando si affronta la separazione dalla vicinanza protettiva della mamma. Come tutti i genitori sanno, non è un passaggio facile. L’ambientamento e l’inserimento al nido e alla scuola dell’infanzia sono tipici passaggi di crescita che richiedono al bambino di mettere in gioco questa competenza, che però non è già lì pronta.

Va preparata, va allenata, va sostenuta, va accompagnata. Rispetto a ciò che mi chiedi tu, cara nonna Laura, ti direi che tu hai già un grande vantaggio: ovvero sei abituata a stare con il tuo nipotino con regolarità, senza che la mamma sia lì presente. Certo, per te e per lui questo è un impegno che fino a oggi vi ha coinvolto per poche ore continuative. Ora tua nuora ti domanda se tu vuoi tenerlo con te per un’intera settimana.

La domanda da farsi non è solo: “È pronto il bambino a questo passaggio?”, ma anche “Siete pronti voi nonni a gestire l’instabilità emotiva che certamente il bambino vi mostrerà in questo frangente?”. Che cosa significa? Significa che probabilmente il bambino avrà qualche risveglio notturno, avrà dei momenti in cui piangerà e sarà difficile capire che cosa fare per calmarlo. Il primo consiglio che ti do è fare una prova di durata più limitata, prima di andare via per un’intera settimana: ovvero trascorrete un fine settimana intero con il vostro nipotino, senza la mamma presente, e valutate come vanno le cose. Inoltre, prima di portarlo al mare per una settimana, fate trascorrere qualche settimana dalla ripresa del lavoro della mamma

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