L’articolo 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea afferma: “Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti”. Il 14 novembre, alla Camera dei Deputati è stata presentata l'Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) - strumento istituzionale di democrazia partecipativa a disposizione dei cittadini Ue per esprimersi sulle politiche europee - "Art. 4: Stop Tortura e Trattamenti Disumani alle Frontiere d'Europa". La campagna si intitola “Stop border violence” e mira a costruire un movimento sociale, transnazionale per indurre l’Europa a rispettare i suoi principi in materia di migrazione.
Principi che, come si legge nel manifesto “Riprendiamoci l’Europa”, da anni sono sottoposti a sistematica violazione. «Ne sono innegabili esempi: la militarizzazione ed esternalizzazione delle frontiere interne ed esterne; i respingimenti brutali; le violenze perpetrate nell’ambito degli Stati membri e nei Paesi terzi con cui l’Europa ha stretto accordi per impedire l’ingresso nel proprio territorio dei richiedenti asilo. In Croazia, Francia, Grecia, Italia, Spagna, come in Libia e Turchia, si verifica ormai da tempo l’impietosa sospensione dei diritti umani. Gli abusi e le violenze sono diventate il tratto dominante della governance europea nella gestione del fenomeno migratorio».
L’ICE chiedere che sia bandito l’uso della violenza, della tortura e di trattamenti inumani e degradanti nel controllo delle frontiere dello spazio Ue, all’interno dei Paesi terzi con i quali le Istituzioni europee o uno o più stati membri hanno stretto accordi volti a contenere l’ingresso in Europa di migranti o richiedenti asilo, e all’interno degli stessi stati membri nella gestione dell’accoglienza, prevedendo sanzioni in caso di inottemperanza agli obblighi stabiliti.
I promotori della Campagna hanno inviato anche una lettera a papa Francesco che, attraverso don Roberto Campisi, assessore della Segreteria di Stato, ha espresso approvazione e ha inviato la sua benedizione.
In tutta l’Unione europea è in corso una raccolta firme online attraverso la piattaforma elettronica dell'Ue: https://eci.ec.europa.eu/032/public/#/screen/home
Questo il link alla registrazione: https://we.tl/t-j81fRSZ0Q1
(Foto Reuters: migranti sulla nave Geo Barents al porto di Civitavecchia)