Dopo i successi al Festival “I Teatri del Sacro” di Lucca, inizia, al Teatro della Cooperativa di Milano, la tournée di Caino Royale di Domenico Ferrari, Rita Pelusio, Alessandro Pozzetti, una singolare riscrittura del rapporto tra Caino e Abele, interpretati da due giovani e brillanti attori, Andrea Bochicchio e Giovanni Longhin. In scena appaiono come statue su due piedistalli Caino, fermo nell’atto di uccidere e il fratello Abele, secondo la versione biblica. All’improvviso le statue si animano e Caino, interpretato da Giovanni Longhin, si arresta perché non vuole compiere il gesto estremo verso l’attonito Abele di Andrea Bochicchio. I due personaggi si interrogano su cosa sarebbe successo se il fratricidio non fosse all’origine della violenza umana, dato che Abele è il primo essere umano a venire ucciso nel racconto biblico, ipotizzando invece un’umanità gioiosa in cui tutto viene pacificamente diviso.
I due attori, inscenando una serie di situazioni al limite, a volte, del paradossale, caratterizzano in modo anticonvenzionale come la rabbia porti alla violenza dell’omicidio, ma come, a volte, ci si possa fermare in tempo così da non compiere gesti inconsulti. Infatti Giovanni Longhin non vuole perpetrare il gesto assassino e quindi in ogni situazione cerca di fermare la violenza che non sente come propria. Per esempio quando Bochicchio-Abele invade il piedistallo del fratello con le sue pecore, Longhin-Caino, con ingenuità e delicatezza, spiega che vuole farle ritornare dal loro padrone senza arrabbiarsi ma rimproverandole bonariamente. Nulla dell’aggressività della tradizione, dovuta anche all’invidia di Caino per il fratello agricoltore, appartiene a questo novello Caino, mentre Abele, incredulo di fronte alla mancanza di realizzazione della violenza, non si rassegna, apparendo lui attaccabrighe e spazientito dal comportamento accomodante del fratello, ribaltando così i ruoli.
Lo spettacolo è condotto con leggerezza e ironia grazie alle doti comiche dei due interpreti che si scambiano le battute, mantenendo un ritmo vivace, grazie anche alla regia attenta di Rita Pelusio, e mostrando una perfetta sintonia fra loro, frutto dell’affiatamento, nonostante lavorino insieme da poco tempo. In altri sketches vengono raccontati con surreale malinconia anche fatti drammatici: le lamentele di chi teme che gli immigrati sottraggano loro il lavoro, la ricerca di popolarità sui giornali di un bullo, le manifestazioni di professori indignati, studenti arrabbiati, lavoratori esodati, contenuti da due poliziotti, con caschetto e manganello, sulla canzone “Testa e spalla” dei varietà televisivi di don Lurio. Un quadro in cui alla violenza si può porre fine, a volte con una battuta, a volte con un sorriso, a volte, reinventando il finale della storia.
Dove e quando CAINO ROYALE di Domenico Ferrari, Rita Pelusio, Alessandro Pozzetti, con la collaborazione di Riccardo Piferi. Con Andrea Bochicchio e Giovanni Longhin. Regia Rita Pelusio. Produzione PEM Habitat Teatrali. Fino al 15 novembre al Teatro della Cooperativa, Via Hermada 8, Milano, 28 novembre al Teatro Erbamil di Ponteranica (BG), 10 dicembre al Excelsior Cinema&Teatro di Cesano Maderno (MB), 11 dicembre al Teatro Monterosa di Torino; 1 e 2 gennaio al Cineghel di Gallio (VI); 17 febbraio al teatro Delfino (MI); 8 marzo al Cinema Teatro San Giuseppe (MB), 17 marzo al Teatrino Groggia (VE); 18 marzo al Teatro Busan di Mogliano Veneto (VE);19 marzo al Teatro di Castellanza (VA). Info: tel. 02.6420761, www.teatrodellacooperativa.it, info@teatrodellacooperativa.it, www.pemteatro.com