Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 13 ottobre 2024
 
terremoto in Turchia e Siria
 

È un'ecatombe, si continua a scavare tra le macerie

07/02/2023  Disperso anche un cittadino italiano. Ad Aleppo sono crollati 50 grandi palazzi. Il nunzio apostolico Zenari visita la città. "Sono vicino con tutto il cuore alle persone colpite dal terremoto. Continuo a pregare per quanti hanno perso la vita, per i feriti, i familiari, i soccorritori. L'aiuto concreto di tutti noi li possa sostenere in questa immane tragedia”, ha scritto papa Francesco in un tweet

Il bilancio provvisorio dei morti del terremoto al confine tra Turchia e Siria è di oltre 9.500 morti. Si continua a scavare fra le macerie alla ricerca di superstiti. Ma vengono estratti ancora tanti cadaveri. Mette i brividi la previsione dell’Organizzazione Mondiale della Salute, che stima un bilancio finale di 20 mila morti. Tra i dispersi in Turchia c'è anche un italiano. Si tratta di Angelo Zen, originario della provincia di Vicenza.

Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato lo stato di emergenza per tre mesi nelle 10 province più colpite dal terremoto. In un discorso televisivo, Erdogan ha dichiarato che lo stato di emergenza serve a garantire che i soccorsi possano essere "effettuati rapidamente" nel sud-est del Paese. Erdogan ha detto che le misure consentiranno ai soccorsi e agli aiuti finanziari di entrare nelle regioni colpite, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Lo stato di emergenza terminerà poco prima delle elezioni del 14 maggio, quando Erdogan cercherà di essere rieletto.

La situazione è tragica in Siria, un paese che sta ancora vivendo sulla sua pelle la lunga guerra civile. “La gente dopo dodici anni di guerra aveva in qualche modo imparato a ripararsi dalle bombe, ma contro un di questa grandezza la gente non era pronta”, ha dichiarato al Gr1 il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria. Il porporato nel pomeriggio ha visitato Aleppo e sta coordinando gli aiuti insieme agli altri vescovi. Intervento a Radio3 Mondo,  Filippo Agostino, responsabile per la Siria della Fondazione AVSI, ha detto: “Stiamo rispondendo a questa prima emergenza nell’emergenza. Qui ad Aleppo sono crollati almeno cinquanta palazzi, ci sono macerie calcinacci dappertutto, ci sono strade interrotte e solo qui ci sono più di 200 morti e centinaia di feriti.  Le persone stano per strada hanno paura e stiamo cercando di aurate i centri d’accoglienza. Servono coperte, cibo caldo e con i nostri operatori. cercheremo anche di distrarre far giocare i bambini presenti in questi centri.

"Sono vicino con tutto il cuore alle persone colpite dal terremoto in #Turchia e #Siria. Continuo a pregare per quanti hanno perso la vita, per i feriti, i familiari, i soccorritori. L'aiuto concreto di tutti noi li possa sostenere in questa immane tragedia”, ha scritto papa Francesco in un tweet.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo