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venerdì 13 settembre 2024
 
 

Un mese per ricordare

10/03/2014  Tre appuntamenti per parlare di mafia, 'ndrangheta e camorra. E per ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie.

«L'Arturo di oggi vive meglio di quello degli anni Settanta». Pierfrancesco Diliberto, conosciuto come Pif, spiega, incalzato dalle domande di Attilio Bolzoni, il personaggio del suo film. Nell'aula dei gruppi parlamentari ci sono decine di studenti. «Tra la primavera del 1981 e l'ottobre del 1983», racconta Pif, «ci furono 1.700 morti nella Sicilia occidentale, ma si continuava a dire che "a Palermo si vive bene. La mafia non ci riguarda". Palermo era la città delle croci e delle lapidi. Poi, quando sono andato a Milano, ho visto che anche Milano è disseminata di lapidi, quelle delle morti partigiane. E ho pensato che sono le stesse croci, perché anche la lotta alla mfia è una lotta per la libertà».
Quello con Pif e il suo film La mafia uccide solo d'estate, è stato il primo appuntamento del mese di marzo, mese nel quale, da 18 anni si ricordano le vittime innocenti di tutte le mafie. Quest'anno, per riflettere sui nuovi profili di mafia, ndrangheta e camorra, promuovere la cultura della legalità «perché la sconfitta delle mafie passa anche per una azione culturale, non solo per la repressione che pure ci deve essere», sottolinea Rosy Bindi, la Commissione da lei presieduta ha puntato su tre incontri. Dopo quello in cui si è proiettato il film di Pif, l’11 marzo sarà la volta dell’appuntamento ‘Ndrangheta  che odia le donne con la presentazione dei libri di Lirio Abbate, Fimmine Ribelli e Banditi e Schiave. I femminicidi, di Arcangelo Badolati. Il terzo momento, il 17 marzo, vedrà la proiezione in anteprima della fiction Rai Per amore del mio popolo, sulla vita di don Peppino Diana, assassinato dalla camorra 20 anni fa.
L’iniziativa del mese antimafia si affianca all’attività della Commissione che, in queste settimane sta lavorando, in particolare, sulle misure di prevenzione e gestione dei beni  sequestrati e confiscati alle mafie; sull’espansione della presenza criminale al Nord e sulle infiltrazioni nell'economia legale; sul rapporto tra mafie e mondo delle professioni ed a quello tra politica, mafie e pubblica amministrazione. Dal suo insediamento la Commissione ha svolto 21 sedute (55 ore) e 20 audizioni in sede, due sedute plenarie a Reggio Calabria e Milano, due missioni a Palermo e Caserta.

 
 
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