Ha combattuto contro un cancro alla gola che lo ha colpito nel 2015 e ne è uscito vivo, ma questa volta il suo fisico non ce l’ha fatta a superare l’ostacolo. Una grave polmonite ci porta via Val Kilmer, morto ieri a 65 anni nella sua Los Angeles, dove era nato e dove la sua carriera si è sviluppata a partire dagli Anni Ottanta.

Formatosi alla Juilliard di New York, scuola di recitazione tra le più note al mondo, ha dato volto, corpo e voce ad alcuni dei personaggi più riconosciuti di quel decennio, a partire dall’indimenticabile Iceman di Top Gun (1986), film simbolo dell’edonismo reaganiano degli anni Ottanta, dove duellava ad alta quota sui caccia con Tom Cruise, allora sconosciuto e giovane attore che raggiunse la notorietà proprio con Top Gun. Il biondo Kilmer e il moro Cruise formarono l’iconica coppia di rivali Iceman e Maverick e la carriera dei due attori prese il volo.

Notato da Oliver Stone, Kilmer venne scelto per interpretare Jim Morrison, il leader e cantante dei Doors, nel film eponimo. Prima dell’audizione Kilmer imparò a memoria tutti i testi delle canzoni della band e dopo essere stato scelto per il ruolo, si preparò partecipando a concerti tributo dei Doors vivendo per quasi un anno vestito come Morrison. Quattro anni dopo, nel 1995, veste i panni di Bruce Wayne in Batman Forever, dando spessore psicologico all’eroe Marvel nel terzo capitolo della serie. 

Nonostante i problemi di salute, non ha mai abbandonato del tutto la recitazione e per i suoi fan è stato un tuffo al cuore vederlo di nuovo nei panni di Iceman in Top Gun: Maverick, promosso ammiraglio e amico dell’ex rivale Maverick, icona di se stesso e votato al suo talento fino a quando ha potuto.