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“Quando il sonno è (sano e) salvo, salute e felicità abbondano”. È questo lo slogan della Giornata mondiale del sonno che ricorre da qualche anno il 13 marzo. Scatenata dai problemi del sonno che rappresentano una vera e propria epidemia globale che minaccia salute e qualità della vita del 45% della popolazione mondiale.
Promossa dalla Associazione Mondiale di Medicina del Sonno, la giornata si pone l'obiettivo di ridurre il peso globale dei problemi del sonno sulla società, attraverso la messa in atto di migliori interventi di prevenzione e gestione dei disturbi del sonno. Il sonno sano è uno dei pilastri della salute umana (insieme a sport e sana alimentazione). Quando non è adeguato, la salute declina e di conseguenza diminuiscono la qualità della vita e il livello di felicità degli individui.
Sono ormai tantissimi gli studi che dimostrano che la carenza di sonno fa male alla salute: erode le capacità cognitive di un individuo con conseguenze anche permanenti se la carenza di sonno diviene cronica; aumenta il rischio di incidenti sul lavoro; favorisce diabete e obesità creando scompensi metabolici. Inoltre la carenza di sonno è particolarmente pericolosa nell'età dello sviluppo e mina le capacità di apprendimento di bambini e ragazzi e i loro risultati accademici a lungo termine. E ancora, i disturbi del sonno rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie mentali quali ansia e depressione che poi a loro volta amplificano le difficoltà a dormire creando un circolo vizioso.



