Vorrei condividere con i lettori di Famiglia Cristiana una mia riflessione. Vedere uomini che vivono della carità altrui, senza acqua né cibo, in un Paese che spende fior di quattrini per i Mondiali di calcio, proprio non mi va! Perciò, smetterò di inviare le mie “misere” offerte proprio in quella nazione, ma continuerò a farlo nel mio “territorio”, dove famiglie intere tirano avanti faticosamente e non seguiranno i Mondiali perché non possono permettersi la Tv.
LUCIANO S. – Cuneo
In riferimento ai Mondiali di calcio in Brasile, abbiamo già denunciato la politica del panem et circenses per distrarre il popolo dai gravi problemi di povertà. È un gioco destinato a fallire. Il pallone va bene, ma non quando i suoi costi stratosferici si scaricano sui poveri con tagli pesanti a spesa sociale, scuola e sanità. Anche se dovesse vincere i Mondiali, il Brasile è già “fuori gioco”, è un “gigante nel pallone”.
LUCIANO S. – Cuneo
In riferimento ai Mondiali di calcio in Brasile, abbiamo già denunciato la politica del panem et circenses per distrarre il popolo dai gravi problemi di povertà. È un gioco destinato a fallire. Il pallone va bene, ma non quando i suoi costi stratosferici si scaricano sui poveri con tagli pesanti a spesa sociale, scuola e sanità. Anche se dovesse vincere i Mondiali, il Brasile è già “fuori gioco”, è un “gigante nel pallone”.


