«Da oltre due anni le Caritas di tutta Europa con l’Italia in prima linea portano la Croce del servizio in mezzo ai razzi, alle esplosioni, alle sirene e alla morte degli operatori in Ucraina. Nonostante i nostri sforzi nell’aiutare e sostenere le persone con diverse necessità, purtroppo, davanti a noi ci sono ancora molte vite distrutte dalla guerra. Insieme ai nostri operatori e i nostri partner aiutiamo questa popolazione e le Caritas locali a portare la Croce del servizio in tempo di guerra, proprio come Simone il Cireneo aiutò a portare la Croce di Gesù Cristo».

Molte sono le chiavi di lettura che la parola “confine” può avere, ha ricordato monsignor Michael Landau: «Come ci ha invitato a fare papa Francesco lo scorso agosto alla GMG di Lisbona, ripensare i confini come “zone di contatto” e non di separazioni ed egoismi che portano inevitabilmente a conflitti. È necessario mostrare empatia per tutte le vittime, ebrei, musulmani e cristiani. Penso a Gaza, dove credo che gli aiuti umanitari debbano essere resi possibili immediatamente», conclude.

Guarda la videointervista in esclusiva a Famiglia Cristiana di monsignor Michael Landau