“L’estrema concentrazione delle ricchezze mondiali”. “Il livello sbalorditivo delle disuguaglianze nel mondo”. Con questi titoli il quotidiano francese Le Monde ha anticipato la terza edizione del World Inequality Lab, il Laboratorio sulle disuguaglianze mondiali, un istituto di ricerca presso la Scuola di Economia di Parigi creato dall’economista Thomas Piketty , autore nel 2013 del best-seller mondiale Il Capitale nel XXI secolo.

Raccogliendo i lavori di circa 200 ricercatori, il rapporto documenta l'esplosione del patrimonio degli ultra-ricchi e descrive in dettaglio il modo in cui queste disuguaglianze si insinuano a tutti i livelli della società: nell'istruzione, nella politica, nelle conseguenze del cambiamento climatico, nei divari di reddito tra uomini e donne.

Gli ultraricchi (club nel quale si accede con un patrimonio minimo di 254 milioni di euro) sono 56.000 e rappresentano lo 0,001% delle persone più ricche del pianeta. “Insieme, possiedono ora tre volte più della metà più povera dell'umanità, ovvero 2,8 miliardi di adulti. E sebbene il divario sia rimasto stabile dall'inizio della pandemia di Covid-19, negli ultimi decenni è aumentato notevolmente: nel 1995, lo 0,001% possedeva "solo" il doppio dei più poveri”, scrive Le Monde.

I 56.000 individui più ricchi al mondo si sono arricchiti di quasi il 5% all’anno negli ultimi trent’anni. Ma ci sono ricchissimi super ricchi che hanno registrato un aumento della loro fortuna pari al’8,4% all’anno. Sono 560 multimiliardari (con un patrimonio minimo di 4 miliardi di euro) del peso di Elon Musk, Mark Zuckerberg, Jeff Bezos e Warren Buffett.

“Dietro l'impennata di queste fortune considerevoli”, osserva ancora Le Monde, “si nasconde un lento sgretolamento delle classi medie, quelle che si collocano al di sopra del 50% più povero, ma al di sotto del 10% più ricco. Questo "40%" ha registrato solo un aumento dell'1% del proprio reddito annuo dal 1980”.

Il rapporto sottolinea che “le donne continuano a lavorare di più e a guadagnare meno degli uomini”. Altra considerazione inquietante: più si è ricchi, più si consuma, più si inquina. Negli Stati Uniti, il 10% più ricco della popolazione produce il 24% delle emissioni di gas serra. Emette addirittura 40 volte di più rispetto al 10% più ricco della Nigeria.