È andato fino a Castel Gandolfo per parlare con papa Leone. Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, in Europa – e in Italia – per stringere attorno a sé e al suo Paese un sostegno forte nella delicata fase di trattative che vede la Russia continuare a pretendere i territori invasi con la forza, si è intrattenuto con il Pontefice.

«Durante il cordiale colloquio, il quale ha avuto al centro la guerra in Ucraina», si legge nello scarno comunicato della sala stampa della Santa Sede, «il Santo Padre ha ribadito la necessità di continuare il dialogo e rinnovato il pressante auspicio che le iniziative diplomatiche in corso possano portare a una pace giusta e duratura».

Inoltre, fa sapere il Vaticano «non è mancato il riferimento alla questione dei prigionieri di guerra e alla necessità di assicurare il ritorno dei bambini ucraini alle loro famiglie».

La Santa Sede, fin dalle prime fasi della guerra, si è interessata, con la missione del cardinale Matteo Zuppi, di riportare in patria i piccoli sottratti a famiglie e orfanotrofi per essere “russificati”. Alcune decine di bambini sono riusciti a ricongiungersi con le famiglie grazie alla diplomazia vaticana.

Volodymyr Zelensky è arrivato martedì a Roma nel quadro di una fitta missione diplomatica europea che lo ha portato nei giorni scorsi tra Londra, Bruxelles e le principali capitali dell’Unione. La tappa italiana ha un forte valore politico e strategico: l’obiettivo è consolidare il sostegno europeo all’Ucraina mentre prende forma una versione aggiornata del piano di pace che Kiev intende sottoporre agli Stati Uniti.

Il nuovo progetto, ridimensionato rispetto alla proposta originaria, nasce dal confronto con i partner europei e punta a rafforzare la posizione ucraina in vista di un possibile negoziato, evitando soluzioni percepite come penalizzanti sul piano della sovranità territoriale. In questo contesto, l’Italia viene considerata da Kiev un interlocutore chiave, sia per il peso politico nell’Ue sia per la continuità del sostegno militare e diplomatico garantito dall’inizio dell’invasione russa.

L’incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in programma alle 15 a Palazzo Chigi rappresenta uno dei passaggi centrali della visita. Sul tavolo, oltre al coordinamento sull’iniziativa di pace, ci sono gli impegni futuri sul fronte degli aiuti, la cooperazione per la ricostruzione e il ruolo dell’Europa nel mantenere una linea comune di fronte alle pressioni internazionali per un accordo rapido.

La missione di Zelensky si inserisce in una fase particolarmente delicata del conflitto, segnata da un’intensa attività diplomatica e da un confronto sempre più serrato tra le posizioni europee e quelle dell’amministrazione americana sulle modalità per arrivare a una tregua. Kiev punta a presentarsi unita con i partner dell’Ue per evitare che il negoziato si trasformi in una soluzione imposta dall’esterno.

Per l’Italia, la visita conferma un posizionamento saldo nel campo del sostegno a Kiev e rilancia il ruolo di Roma come snodo politico nel dialogo tra Ucraina, Unione europea e alleati occidentali.