Caro don Stefano, ho perduto la mia adorata Cecilia, malata di Alzheimer, il 24 luglio di tre anni fa. Questa notte ho sognato la nostra vecchia casa e lei, presente, che mi citava Famiglia Cristiana, la rivista che compravo per lei fino a quando la malattia le non le impedì di poter leggere.

Da allora non l’ho più acquistata. Il dolore era troppo forte… Dopo il sogno di questa notte sono corso in edicola temendo di non trovare più la rivista. L’ho chiesta all’edicolante, che con un sorriso gentile me l’ha consegnata!

Ho sentito una grande felicità e ho ringraziato il Signore perché ho capito di aver trovato un modo nuovo di collegarmi spiritualmente con lei. Ho deciso di leggerla tutte le settimane insieme a lei, come allora…

ROSARIO D'AGATA

Caro Rosario, ci fa piacere che FC possa ora tenerti compagnia nel ricordo della tua amata Cecilia. Ma ancor di più ci fa pensare quell’amore per tua moglie che continua anche dopo la sua morte

. Quel buco nel cuore, che sarà destinato a colmarsi quando alla fine vi ricongiungerete nel Signore, ci parla dell’eternità dell’amore, quello vero. Un messaggio di speranza anche per i giovani, in questo tempo di confusione in cui tutto viene contrabbandato per amore lasciando, a volte, solo macerie nelle loro vite