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domenica 16 marzo 2025
 
Il blog di Gianfranco Ravasi Aggiornamenti rss Gianfranco Ravasi
Cardinale arcivescovo e biblista

Cos'è cambiato

È stato un lungo viaggio, durato un intero anno: insieme ci siamo inoltrati prima nell’orizzonte tenebroso dei sette vizi capitali, e poi in quello luminoso delle sette virtù, le quattro «cardinali» e le tre «teologali». Non pochi lettori, che ci hanno seguito tappa per tappa con molta costanza, ci hanno chiesto di raccogliere questo itinerario in un volume, forse anche approfondendo alcuni temi perché il mondo dei vizi e delle virtù è sconfinato, come lo sono la libertà e la personalità umana.

Anzi, alcuni giustamente ci hanno suggerito di allargare lo sguardo oltre quel duplice settenario, perché la trasformazione culturale e sociale (il «cambiamento d’epoca», come diceva papa Francesco) ha generato altri vizi e virtù, talora collegati a quelli classici, altre volte del tutto nuovi. Pensiamo, ad esempio, a quanto concerne l’ecologia, la tutela della casa comune che è il nostro pianeta, sempre più devastato dall’egoismo e dall’incoscienza dei suoi abitanti.

I corollari possono essere molteplici, come ha segnalato l’enciclica Laudato si’: l’uso corretto e condiviso delle materie prime; la lotta contro lo scarto, nel senso di spreco ma anche di emarginazione; le energie rinnovabili; i diritti di proprietà sui brevetti medicinali; il bene insostituibile dell’acqua; l’applicazione delle tecnologie e tanti altri aspetti che coinvolgono l’autentico «coltivare e custodire la terra», affidato da Dio all’umanità (Genesi 2,15).

Se vogliamo procedere ulteriormente nel complesso panorama contemporaneo, si aprirebbe davanti a noi la molteplicità dei diritti umani e civili nei cui confronti è particolarmente viva la sensibilità attuale. Tanto per esemplificare: il rispetto della libertà personale, anche religiosa, la pace internazionale, il diritto di cittadinanza all’immigrato stanziato in mezzo a noi, l’accoglienza solidale, la tutela della dignità e della privacy individuale, la lotta contro il razzismo, la promozione del dialogo interreligioso e interculturale e così via.

Si impone, poi, un aggiornamento dell’etica sociale in due settori capitali ai nostri giorni, segnati dalla globalizzazione: da un lato il controllo dei sistemi economico-finanziari e, dall’altro, la comunicazione informatica, spesso inquinata dalle falsità (fake news), dall’aggressività, dalla degenerazione sessuale (in particolare, la pedopornografia), dai condizionamenti pubblicitari. Similmente è importante vincere le sirene del nazionalismo, del sovranismo, della chiusura, vivendo un genuino amor patrio che esalta la grandezza della propria eredità culturale e spirituale e non esclude le altre tradizioni delle diverse religioni e civiltà.

Tanto altro potremmo aggiungere, anche su aspetti solo apparentemente secondari, come l’educazione, la cortesia, lo stile, il dominio di sé, la pacatezza. Concludiamo lasciando la parola a un predicatore vivace come san Bernardino da Siena che nella quaresima del 1425 a Firenze ironizzava: «Se non ti eserciti in qualche virtù spirituale e morale, diventi come un porco in stia, che pappa, bee e dorme. Non attendi ad altro che mangiare e bere e dormire e lussuriare… Se si è senza virtù, si è come il salcio del torrente, infruttuoso. Il torrente è la mente degli uomini viziosi, che subito corre via, come il torrente, ad ogni sensualità di carne o d’occhi o di mente. E rimangono canna vana e senza frutto: infruttuosi d’ogni bene, come il salcio del torrente e diventano un zero senza frutto».


28 dicembre 2023

 
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