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sabato 12 ottobre 2024
 

Domenica 9 luglio 2023 - VI dopo Pentecoste

Il brano del Vangelo proposto in questa domenica è situato poco dopo la chiamata dei Dodici, che verranno chiamati apostoli. Gesù si ritrova circondato da una grande folla che desiderava ascoltarlo ed essere guarita dalle malattie. Questo preambolo è importante perché il discorso al centro del brano odierno non è indirizzato a questa folla, ma ai soli discepoli, come viene detto all’inizio del passo: «Alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva». Le parole di Gesù del discorso delle beatitudini sono
particolarmente dure ed esigenti, per questo vengono rivolte ai soli discepoli, poiché erano coloro che si trovavano nelle condizioni per poterle capire.
Gesù dichiara beati i poveri, chi ora ha fame, chi è nel pianto e chi verrà perseguitato per la fede che ripone in Lui. A queste quattro categorie dichiarate beate, si contrappongono quattro categorie opposte che vengono messe in guardia sul loro futuro: chi è ricco, chi è sazio, chi ride e chi è elogiato dagli uomini. Il pensiero del Signore si oppone alla logica del mondo e a quelli che comunemente sono i desideri degli uomini. La prima cosa da chiederci, allora, sarà su quali certezze punta la nostra felicità, su quali basi fondiamo la nostra sicurezza. Gesù ci mette in guardia e ci invita a non pensare soltanto agli aspetti materiali, alle certezze effimere e transitorie che la ricchezza o il successo possono donarci. Tutto questo non ha a che fare con il suo insegnamento, tutto questo è lontano da quella gioia piena che Lui vuole donarci e il mondo vuole illuderci essere capace di fornirci. In un’epoca, come la nostra, in cui sembra essere essenziale l’approvazione e l’invidia altrui, è ancora più facile confondere le fonti della vera felicità e si rischia di credersi davvero felici solo perché oggetto dello sguardo altrui. L’invito di Gesù ai discepoli si fa ancora più radicale nella seconda parte del discorso: «Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male». Come è possibile tutto questo? Come si può arrivare ad amare i nemici e benedire chi ci maledice? Eppure, questa è la strada che Gesù stesso ha percorso, questo è lo stile che ci indica, la via dell’amore. È grazie all’amore che vive in questa illogicità piena che l’uomo sarà salvato dal suo peccato. Il cammino è lungo, la meta lontana, ma non dobbiamo arrenderci in partenza, non dobbiamo lasciarci spaventare al punto tale di dire velocemente «Per me è impossibile!». La strada mostrata dal Signore è realmente impossibile nel momento in cui contiamo solo sulle nostre forze, nel momento in cui ci allontaniamo da Lui e non permettiamo a Dio di darci la grazia di andare oltre la nostra natura. La frase conclusiva del discorso di Gesù ha il sapore di uno slogan ben riuscito: «Come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro». In realtà si tratta dell’atteggiamento di base da non dimenticare mai, che ci rende più comprensibile la legge dell’amore. Rileggi le parole dette da Gesù mettendo a fianco questo comandamento e tutto ti sembrerà più comprensibile.


06 luglio 2023

 
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