Giochi, leggerezza e buonumore per accompagnare l’estate
Quest’anno Credere propone ai lettori la “Settimana enig-mistica”: anche il gioco può accompagnare la vita di fede.

Cari amici lettori, l’estate è ormai arrivata e, nelle bollenti ore al mare, nella frescura della montagna o anche nella penombra di casa, tutti cerchiamo un po’ di leggerezza, di svago e qualche passatempo che ci tenga un po’ occupati e, nello stesso tempo, ci diverta.

Alzi la mano chi non ha mai fatto la Settimana enigmistica! Cruciverba, quiz, disegni apparentemente uguali di cui indovinare le differenze, rebus...

A partire dal prossimo numero, vi proponiamo – al posto degli usuali zoom di approfondimento – dei giochi estivi, ma nella chiave di Credere: con domande che riguardano la Bibbia, la storia della Chiesa e del cristianesimo, vignette, disegni a sorpresa e altro ancora.

Giocando si può anche apprendere: attraverso la curiosità suscitata dai giochi (non per niente i quiz spopolano in tv) possiamo scoprire cose nuove o dettagli di cose note a cui non avevamo pensato.

A proposito di Bibbia, che in Italia – come è noto – non viene molto letta personalmente, fuori dalla liturgia, le domande diventano anche una piccola sfida: magari ci si ricorda di un episodio, di un personaggio ma non dei dettagli.

In altri Paesi, come le Filippine, i quiz biblici – magari con gare tra squadre diverse – godono di grande popolarità anche tra i giovani e sono seguiti con entusiasmo.

Chi saprebbe dire a bruciapelo quanti sono i libri della Bibbia? E, volendo essere più sottili, quanti sono per gli ebrei, quanti per i cattolici e quanti per i protestanti?

Attraverso le nozioni ci si appassiona a una materia e poi, forse, viene voglia di mettersi a leggere e di approfondire di più personalmente.

Forse siamo un po’ troppo abituati ad associare alle cose religiose una certa “seriosità”. Il che è giusto per un verso, perché la fede impegna la vita. Ma non è detto che non si possa guardare alla vita anche con un sorriso ispirato proprio dalla fede.

Come fa don Gioba, il prete famoso per le sue vignette e che sarà una delle firme della nostra “settimana enig-mistica”: spesso mette in scena Dio, Gesù, gli apostoli, gli angeli, con i loro commenti ironici sulle vicende umane. Un graffio e un sorriso allo stesso tempo, che diverte e ci fa pensare.

Allargando un po’ l’orizzonte, personaggi come Roberto Benigni, Giovanni Scifoni, Paolo Ruffini e altre figure dello spettacolo sanno coniugare leggerezza e profondità. E se vogliamo andare più indietro: san Filippo Neri (che era un grande educatore!) e san Tommaso Moro.

Forse sottovalutiamo questo potenziale del buonumore nella vita. Secondo un detto di un poeta e latinista del Cinquecento: Castigat ridendo mores, corregge i costumi ridendo.

Si riferiva al potere della commedia e della satira, attraverso l’ironia e il ridicolo, di contribuire alla “riforma dei costumi”, insomma al cambiamento. E ci è voluto un Papa come Francesco per ricordarci il valore dell’umorismo come “tocco della grazia” (Gaudete et exsultate).

Cari amici, allora vi aspettiamo a partire dalla prossima settimana, con l’appuntamento settimanale dei nostri giochi... “enig-mistici”, per qualche ora di relax e leggerezza su Credere.

Buona estate!


In collaborazione con Credere
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