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«Le Chiese possono lavorare insieme per servire la causa della pace e della giustizia». Lo ha dichiarato il Patriarca di Mosca Kirill durante l'incontro con l'inviato del Papa, il cardinale Matteo Zuppi, come riportato dall'agenzia di stampa russa Ria Novosti. Il colloquio è avvenuto nel pomeriggio di giovedì 29 giugno nella sede del Patriarcato di Mosca. Le foto pubblicate dal sito ufficiale del Patriarcato, mostrano volti sorridemnti e un clima di cordialità.
Le due delegazioni erano sedute a un tavolo l’una di fronte all’altra alla presenza di un traduttore, dei collaboratori del patriarca e del nunzio Giovanni D’Aniello: hanno discusso dell'importanza che «tutte le forze del mondo si uniscano per prevenire un grande conflitto armato».


«È importante che tutte le forze del mondo si uniscano per prevenire un grande conflitto armato», ha aggiunto Kirill. «Come una madre la Chiesa invoca in maniera incessante il dono della pace, cercandola instancabilmente perché il dolore di ogni persona è il suo dolore»: lo ha detto il cardinale Matteo Zuppi nell'omelia della messa a Mosca con la quale ha chiuso la sua missione. La Chiesa «è madre: ecco è l'unico motivo della missione che viviamo in questi giorni, voluta dal successore di Pietro che non si rassegna e cerca fare di tutto perché l'attesa di pace che sale dalla terra trovi presto compimento», ha sottolineato l'inviato del Papa. Che risulta aver invitato Kirill a Bologna, città di cui è arcivescovo.


Quello di oggi pomeriggio, osserva il sito Vatican News, è il primo incontro del Patriarca ortodosso dall’inizio della guerra con un rappresentante del Papa, dopo essere sfumata l’ipotesi di un incontro tra lui e Francesco che facesse seguito a quello a Cuba del 2016, concluso con la firma di una dichiarazione congiunta.



