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È una sera mite a Norcia la vigilia del giorno dei Santi. Non piove, non tira vento, i Monti Sibillini vegliano tranquilli sulla piana della cittadina umbra che finalmente ritrova la sua Basilica dedicata a San Benedetto. La gente riempie la piazza con la statua del Santo, mentre all’interno della chiesa, nove anni dopo il terremoto che l’aveva distrutta all’80 per cento, si celebra la solenne liturgia della Dedicazione.
Renato Boccardo, vescovo di Spoleto-Norcia presiede il rito concelebrato con sedici vescovi ed abati benedettini delle Abbazie in Italia, tra cui il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, e l’Abate Primate della Confederazione Benedettina Jeremias Schröder, insieme ai presbiteri dell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia. Boccardo unge l’altare le pareti con il crisma (l’olio consacrato), poi l’altare viene incensato.
“Questa sera sentimenti di gioia, soddisfazione e legittimo orgoglio abitano i nostri cuori nell’ammirare la Basilica di San Benedetto restituita al suo originario splendore dopo le gravi ferite provocate dal terremoto del 2016. E il vescovo si fa volentieri interprete della comune ammirazione e gratitudine verso tutti coloro che, in modi e con responsabilità diversi, con impegno d’amore e sapienza architettonica, hanno portato a compimento l’ambiziosa opera della ricostruzione”, ha detto Boccardo.
“Le porte della Basilica”, ha aggiunto il vescovo, “si aprono oggi per accogliere quanti qui verranno ad attingere luce e forza per il cammino della vita cristiana. Come credenti siamo ben consapevoli che uno splendido edificio non è però sufficiente per farne la casa di Dio tra le case degli uomini. Solo una comunità che nello scorrere dei giorni viva appassionatamente la ricerca sincera di ciò che è vero, buono e giusto ai suoi occhi potrà avere il Signore vicino. Guai a noi se ci limitassimo ad offrirGli la bellezza di questa chiesa se ad essa non corrispondesse la bellezza di un popolo che si edifica attorno alla Parola e all’Eucaristia, costruisce relazioni fraterne, si impegna per una società più accogliente e misericordiosa verso tutti, ricerca senza stancarsi quella sapienza che distingue il bene dal male, separa ciò che costruisce da ciò che distrugge, ciò che resta da ciò che passa, e si coinvolge in un quotidiano esercizio di amore cristiano”.
Boccardo si è soffermato sulla figura e l’esempio di San Benedetto, Patrono d’Europa: “Il Santo di Norcia fu padre di una comunità che raccoglie nella carità fratelli diversi tra loro, componendo i conflitti non con autoritarismo ma con pazienza e discernimento. La pace che egli promuove non è fondata su accordi formali o su equilibri precari, ma sulla conversione interiore, sulla trasformazione dei cuori; una pace che diventa stile di vita e fondamento di convivenza. Perché l’unità non si edifica annullando ciò che siamo, ma radicandoci in ciò che ci unisce, per poi accogliere e integrare ciò che è diverso. La vera pace, infatti, non si firma, si vive”.
La celebrazione si è conclusa con la lettura del messaggio del Santo Padre Leone XIV inviato all’arcivescovo Renato Boccardo da parte del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. Nel messaggio Leone “esprime vivo compiacimento a quanti, istituzioni statali e locali, progettisti, maestranze e privati, con tenacia e ammirevole impegno hanno reso possibile e sostenuto in diversi modi un’operazione tanto sentita e attesa da molta gente non solo dell’Umbria ma anche dell’Italia e di altri Paesi”. Il papa aggiunge che “il ripristino dell’importante monumento, di grande valoro storico e artistico, nonché centro pulsante della spiritualità benedettina, rappresenta il segno visibile dell’impegnativo cammino di rinascita religiosa compiuto in questi anni dall’intera comunità diocesana”.
Davide Tononi, il prete bresciano che insieme a Don Marco Fiorini è parrocco della Piovania che comprende la Basilica, confida: “Mi sento felice, emozionato, carico di gratitudine anche perché riapre la piazza, il centro di tutta la vita comunitaria. In questi anni abbiamo costruito una comunità, pur non avendo una struttura. Ora dobbiamo lasciarci sconvolgere dalla vita di San Benedetto per vivere la nostra vita di fede”.
Nella scossa del 24 agosto 2016 il terremoto danneggiò la basilica, la situazione si aggravò con la scossa del 26 ottobre, ma il 30 ottobre arrivò la batosta: in briciole l’80 per cento della chiesa, mentre rimase miracolosamente in piedi la facciata. Dopo lo stanziamento dei fondi europei e del governo, i lavori di recupero sono cominciati nel dicembre del 2021. Quattro anni dopo la riapertura della basilica, con numerosi eventi religiosi e culturali che dureranno l’intero fine settimana. A Norcia restano ancora aperti molto cantieri. Il sindaco Giuliano Boccanera promette entro poche settimane la riapertura del palazzo del Comune e del Teatro Civico.



