“È arrivato il momento di Wagner!”, esclama Michele Mariotti, Direttore musicale del Teatro dell’Opera di Roma, durante la presentazione della nuova stagione 2025/2026. Sarà proprio Lohengrin, nel pomeriggio del 27 novembre, ad aprire una stagione che si presenta con 12 nuove produzioni, di cui 9 di opera e 3 di danza; 14 titoli operistici, 8 balletti in sede, 3 tournée del Corpo di Ballo, una tournée dell’Orchestra e 4 concerti. Tre i titoli in più sia per l’opera sia per il balletto, per un totale di 13 serate in più rispetto alla scorsa stagione.

Segno di un teatro vivo e in ottima salute sotto la guida del Sovrintendente Francesco Giambrone, in carica dal dicembre del 2021 e recentemente riconfermato fino al 2030.

«Doppio Sogno è il titolo che abbiamo scelto per la stagione 2025-26”, dice  Giambrone, “un riferimento al celebre racconto di Arthur Schnitzler, dove sogno e realtà si intrecciano e si rovesciano l’uno nell’altra, e che sintetizza l’essenza profonda della nostra proposta artistica e della visione che la guida. Il nostro è un teatro che non rinuncia all’immaginazione, che continua a credere nell’arte come spazio di elevazione, di incanto, di utopia; ma che al tempo stesso resta radicato nella materia viva dei tempi che viviamo, interrogando la realtà con lucidità e prendendo posizione”

Lohengrin torna al Costanzi dopo 50 anni di assenza e viene affrontato per la prima volta dai tre principali interpreti coinvolti: il Direttore musicale Michele Mariotti, il regista Damiano Michieletto e il tenore Dmitry Korchak. “È un’opera”, spiega Mariotti, “che metterà a dura prova tutti noi. È un dramma storico, una fiaba e un thriller. Non vedo l’ora di immergermi in queste acque”.

Tra i grandi titoli del repertorio operistico, la stagione mette in calendario La Bohème di Puccini, con la regia di David Livermore e la direzione di Jader Bignamini e Alessandro Palumbo; Ariadne auf Naxos di Strauss, con la regia di David Hermann e Maxime Pascal sul podio; Roméo et Juliette di Charles Gounod, titolo mai apparso nei cartelloni del Lirico capitolino, con la regia di Luca De Fusco, Direttore del Teatro di Roma da gennaio 2024, e sul podio Daniel Oren. La Traviata con la regia di Sofia Coppola, i costumi di Valentino e la direzione  musicale di Francesco Ivan Ciampa; Le Nozze di Figaro di Mozart nella versione messa in scena nel 2006 al Festival di Salisburgo dal regista tedesco Claus Guth, con il debutto di Emmanuel Tjeknavorian sul podio dell’Opera di Roma; Tancredi di Rossini, con la regia di Emma Dante, la direzione di Mariotti e il controtenore contraltista Carlo Vistoli nel ruolo del titolo; il Falstaff di Verdi con la direzione di Mariotti e la regia di Tatjana Gürbaca. Spazio anche per il barocco di Händel con Il trionfo del Tempo e del Disinganno in un allestimento curato da Robert Carsen e la direzione musicale di Gianluca Capuano.Titoolo contemporaneo è Inferno, opera della compositrice Lucia Ronchetti, già direttrice della Biennale Musica a Venezia. Una chicca sarà al recita straordinaria di Tosca al Costanzi il 1° novembre , trasmessa da Rai Cultura in diretta su Rai3 in collaborazione con il ministero della Cultura, per chiudere le celebrazioni del 125° anniversario del capolavoro di Puccini.

Nei vari cast, oltre agli artisti già citati,  spiccano le voci di Eleonora Buratto, Luca Salsi, Vittorio Grigolo, Maria Agresta, Raffaele Pe, Nino Machaidze, Markus Werba, Anna Bonitatibus, Saimir Pirgu.

Grande spazio alla danza, con grandi classici come Lo schiaccianoci (in programma nel periodo natalizio) e La Bayadère. Ma non mancano l’esplorazione del Novecento e la contemporaneità con George Balanchine, Pina Bausch, Jerome Robbins, Jacopo Godani, Marco Goecke, Angelin Preljocaj e Benjamin Millepied.

In cartellone anche quattro concerti. Michele Mariotti ne dirige tre:  la Sinfonia n. 9 di Schubert e i Vier Letzte Lieder di Strauss con la voce di Marina Rebeka; la Petite Messe Solennelle di Rossini nella versione orchestrale al Costanzi il 17 ottobre e nella prima versione per soli, coro, due pianoforti e armonium nello spazio più raccolto della Basilica di San Vitale, a via Nazionale.  Quella del 5 marzo 2026 sarà invece una Serata alla Corte dei Re di Francia, con le musiche di Lully, Marais e Rameau dirette dal brillante violinista italo francese Emmanuel Resche-Caserta.

C’è poi, integrata e parallela con il cartellone del Costanzi, la stagione in programma al Teatro Nazionale, che propone sei titoli con omaggi alla letteratura antica e a quella del Novecento attraverso spettacoli di prosa, opera e balletto.