Mio figlio ha 11 anni e ora inizia a sperimentare le prime uscite con il suo migliore amico. Abitiamo in un piccolo paese di mare, dove da autunno a primavera c’è pochissima gente e ci si conosce tutti.

Nostro figlio esce al pomeriggio dopo aver fatto i compiti, per giocare al campetto del comune o incontrare amici nel parco pubblico. A volte va a comprare qualcosa in una sorta di bazar che vende un po’ di tutto e proprio in questo negozio è accaduto l’impensabile.

Il proprietario un giorno ha preso in disparte mio figlio e il suo amico e ha mostrato loro sul cellulare un video porno. Un porno lungo, a detta di mio figlio, ma il “signore” in questione ha selezionato attentamente gli spezzoni da far vedere; quelli più spinti e crudi. La cosa (se possibile) ancor più grave, è che i ragazzi, sentendosi in difficoltà, hanno provato ad allontanarsi ma lui li tratteneva tirandoli per un braccio e ridendo. Alla fine sono riusciti ad allontanarsi e parlando con altri ragazzini è venuto fuori che altri hanno vissuto la stessa esperienza.

Ora, se devo vedere una nota positiva, penso che consista nel fatto che mio figlio me l’ha detto. Tuttavia mi chiedo, come si protegge un figlio? Gli si impedisce di uscire? Io ho sempre creduto che dando libertà a piccole dosi, ad un’età (secondo me) giusta, avrebbe corso meno rischi. Poi accade una cosa del genere e capisci che sei praticamente in balia degli eventi. Cosa deve fare un genitore in situazioni come queste?

LUDOVICA


Cara Ludovica, il fatto che hai raccontato nella tua lettera è molto grave e ha anche risvolti penali.

Dal punto di vista educativo, credo che la tua posizione genitoriale sia molto adeguata. Tuo figlio ha vissuto un’esperienza negativa e la prima cosa che ha fatto è stata riferirla a te, che sei l’adulto di riferimento. Questo indica che vede voi genitori come un porto sicuro, a cui tornare quando qualcosa di grave o disorientante accade.

La vostra vicenda rivela come, oggi più che mai, sia importante mantenere un dialogo franco e aperto con i figli sulle questioni legate alla crescita, alla sessualità e a quello che potrebbero incontrare sulla loro strada.

Ora però ci tengo a ribadire che ciò che è accaduto a vostro figlio (e agli altri ragazzi del vostro paese) costituisce reato ed è molto importante fare una denuncia presso le forze dell’ordine della vostra città, perché un fatto del genere non deve accadere mai più con nessun altro minore.

Un figlio non va protetto non facendolo uscire ma va educato a riconoscere le situazioni a rischio e a sapere come intervenire quando esse accadono.