GIAMPIETRO R. Com’è possibile ridurre allo stato laicale un sacerdote se l’Ordine è un sacramento come il Battesimo? Di un cugino sacerdote mia nonna diceva: «Tu es sacerdos in aeternum».
«La sacra ordinazione, una volta validamente ricevuta non diviene mai nulla» (Diritto canonico, 290). Come per il Battesimo e la Confermazione anche per il sacramento dell’Ordine si dice che esso «imprime un carattere indelebile». Un’espressione umana per signifi„care un patto di alleanza con Dio che, da parte sua, non verrà mai revocato. Per ragioni personali o disciplinari è possibile la “perdita” dello stato clericale (questa è l’espressione corretta). Infatti, non si tratta di “ridurre”, ma di dispensare dagli obblighi di un particolare “stato di vita”. Non cambia quindi l’identità profonda del ministro ordinato con tutte le sue facoltà, ma il suo stile di vita e la liceità dell’esercizio del suo ministero. Infatti, le sue eventuali azioni sacramentali restano sempre valide, sebbene illecite.