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AMBROGIO - Vorrei sapere il significato della parola onnipotente.
Onnipotente è colui che può tutto, quindi è un attributo solo divino. La tarda scolastica distingueva fra la potenza assoluta e la potenza ordinata di Dio. La prima lo pone al di là e al di sopra di tutto, affermando l’assoluta libertà della sua volontà e del suo potere; la seconda sospende la prima nel momento in cui, a partire dalla sua potenza assoluta, Dio ha deciso di creare l’universo e l’uomo, con le loro leggi e la loro struttura, di redimere l’umanità attraverso l’incarnazione, la passione, morte e risurrezione del suo Figlio e di diffonderne il messaggio attraverso la Chiesa. E che sia una sospensione e non una esclusione lo attesta il miracolo, che testimonia la permanenza in Dio della potenza assoluta. La potenza ordinata di Dio fa sì che egli non si comporti in modo arbitrario e capriccioso nei confronti del mondo e dell’uomo, quindi viene a relativizzare, ma non a escludere, la sua potenza assoluta, da cui provengono le sue scelte determinate da un’unica causa e un unico fine: l’amore che egli è e che espande su tutte le creature, spesso in maniera misteriosa per noi. L’«ordine della carità» (B. Pascal) non toglie nulla all’onnipotenza divina, ma ci aiuta a comprenderla nel suo relazionarsi a noi e al mondo.
Onnipotente è colui che può tutto, quindi è un attributo solo divino. La tarda scolastica distingueva fra la potenza assoluta e la potenza ordinata di Dio. La prima lo pone al di là e al di sopra di tutto, affermando l’assoluta libertà della sua volontà e del suo potere; la seconda sospende la prima nel momento in cui, a partire dalla sua potenza assoluta, Dio ha deciso di creare l’universo e l’uomo, con le loro leggi e la loro struttura, di redimere l’umanità attraverso l’incarnazione, la passione, morte e risurrezione del suo Figlio e di diffonderne il messaggio attraverso la Chiesa. E che sia una sospensione e non una esclusione lo attesta il miracolo, che testimonia la permanenza in Dio della potenza assoluta. La potenza ordinata di Dio fa sì che egli non si comporti in modo arbitrario e capriccioso nei confronti del mondo e dell’uomo, quindi viene a relativizzare, ma non a escludere, la sua potenza assoluta, da cui provengono le sue scelte determinate da un’unica causa e un unico fine: l’amore che egli è e che espande su tutte le creature, spesso in maniera misteriosa per noi. L’«ordine della carità» (B. Pascal) non toglie nulla all’onnipotenza divina, ma ci aiuta a comprenderla nel suo relazionarsi a noi e al mondo.





