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Abbiamo ascoltato in questi giorni di Natale nei Vangeli le vicende della Sacra Famiglia. In che senso si può dire che Giuseppe è padre di Gesù? - LARA
La venuta storica di Gesù non ci rivela che vi è un dio che è nostro padre! La nostra figliolanza (da un dio) era già stata intuita dai filosofi greci: per esempio negli Atti degli apostoli, al cap. 17 Paolo cita gli antichi “poeti”. Gesù ci parla, invece, della Sua propria figliolanza da Dio Padre (generazione eterna, della stessa sostanza). In questa relazione, Egli ci fa entrare nel mistero della Trinità, svelandoci il senso profondo dell’essere figli del Padre in Lui Figlio Prediletto. Nell’Incarnazione non assunse solo la carne e una figliolanza materna (da Maria), ma anche quella paterna e familiare (per Giuseppe). Questi fu scelto dall’eterno Padre come custode di Gesù e Maria «e assolse questo incarico con la più grande assiduità». Egli è il padre putativo «per mezzo del quale e sotto il quale Cristo fu introdotto nel mondo in modo ordinato e onesto», come si legge nell’Ufficio delle Letture del 19 marzo, solennità di San Giuseppe. E che Gesù «imparò l’obbedienza dalle cose che patì» (Ebrei 5,8) indica prima di tutto il dolce giogo della sottomissione a Giuseppe (e a Maria), e non solo l’asprezza e l’ingiustizia delle autorità umane che lo condanneranno alla Croce. Dunque per essere completamente “Figlio dell’Uomo” si sottopose anche a una paternità umana.



